CUPRA MARITTIMA – Prosegue con successo il Progetto Parnaso per la riqualificazione degli operatori del settore museale della Sardegna, nel Piceno e nel Fermano. Dopo Nuoro e Cagliari è stata la volta di quattordici iscritti provenienti da Oristano, che hanno prima seguito lezioni teoriche e poi hanno svolto lo stage con lo scopo di osservare come sono gestiti i nostri circuiti museali, archeologici e culturali. Gli operatori hanno infatti visitato Cupra Marittima, Montefiore, Ripatransone, Offida, Spinetoli, Castel di Lama, Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Porto D’Ascoli, Torre di Palme, Porto San Giorgio, Fermo, Monterinaldo e Montottone.
Lo stage ha l’obiettivo di approfindire le conoscenze sull’Ager Cuprensis e una sensibilazzazione sia al futuro Parco Marino che alla Sentina. Giovedì 15 maggio infatti il gruppo di Oristano ha visitato l’area naturalistica della Sentina, incontrando Olga Silvestri, la coordinatrice del progetto del Parco Marino e Pietro D’Angelo, il presidente della Riserva Naturale della Sentina. La Silvestri spiega ai ragazzi che «la Sentina è un grande invaso lagunare, e i rinvenimenti dimostrano che era presente un insediamento romano, ed è ancora visibile la vecchia torre portuale che risale al 1543». D’Angelo aggiunge: «L’area della Sentina già nel 1967 fu segnalata come opera degna di salvaguardia perchè è l’unica zona umida da Ravenna al Gargano.
È passato del tempo ma grazie alla collaborazione con il comune di Ascoli Piceno è stata finalmente riconosciuta Riserva Naturale. Ora il nostro obiettivo è rinaturalizzare l’area, ricreare la zona umida, ristrutturare i casolari e, dato che in quarant’anni ha subito un erosione di centoventi metri, proteggerla dall’erosione». Andrea Mora, presidente della cooperativa Idrea, spiega che: «questa zona è simile alla Duna Marittima di Cupra, un piccolo tratto di spiaggia al confine con Massignano che è stato oggetto di studio da Parte dell’Università di Camerino e valutata come area di rispetto». Olga Silvestri prosegue parlando agli stagisti del Parco Marino: «Questo progetto coinvolgerà dodici comuni, due provincie e due regioni in una crescita sotenibile e costruttiva. Sistematizzando infatti le nostre risorse, proteggendo la crescita dei pesci, tutelando l’arenile, e collaborando con le concessioni balneari, si potrà creare una grande area Adriatica unico nel suo genere».
Al termine della passeggiata nella Sentina, durante la quale i ragazzi si sono appassionati a riconoscere le varie specie vegetali presenti, hanno espresso il loro giudizio sui nostri circuiti culturali: «Sono realtà bellissime, i privati si impegnano molto per sviluppare le risorse culturali, artistiche e archeologiche. Secondo noi gli enti locali dovrebbero interessarsi maggiormente di queste realtà, sostenendoli un po’ di più economicamente e “moralmente”». I partecipanti al progetto Parnaso sono rimasti nel nostro territorio fino al 22 maggio, giorno in cui si è tenuta ad Ascoli per la Conferenza stampa su questa esperienza.
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