Samb. Sono molto felice di quanto si sta dicendo in questi giorni. Durante i quali ognuno fa in pieno il suo dovere. Premessa: un anno fa nemmeno si parlava di possibili acquisti, figuriamoci di quelli di oggi che tutti riconoscono utili per far salire la Samb tra i cadetti.
Mi spiego meglio, indicando quali sono attualmente le varie correnti di pensiero. La più numerosa è giustamente quella silenziosa che aspetta i fatti prima di dare il proprio parere. Un’altra è quelle dei facili entusiasmi: «Vai, è la volta buona, Tormenti portateci in B». Un’altra ancora è quella degli sfiduciati «Non cacceranno mai i tanti soldi necessari per acquistare quei nomi di cui parlano ora…», insomma per costoro è solo fumo negli occhi. L’altra corrente è quella dirigenziale che lascia girare certi nomi. Io dico: perché fasciarsi la testa prima di rompersela?
Un’estate con questi auspici non la vivevo più da alcuni anni, quindi ben vengano i buoni propositi e benvenuti anche i cosiddetti detrattori che non credono che le attuali parole possono tramutarsi in fatti. Anzi, forse loro servono molto più di… tutti gli altri. Sempre però se, anche dietro a queste “correnti”, c’è quel sano e sfrenato amore verso la nostra gloriosa Samb.