SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si sfideranno a suon di triglie e alici. I cuochi della Marineria di San Benedetto del Tronto e i cuochi dell’Istituto Alberghiero di San Benedetto del Tronto gareggeranno sabato 31 maggio in quella che è stata simpaticamente definita da Giovanni D’angelo, dirigente scolastico dell’Ipssar, la “disfida di San Benedetto”.
Presso i locali dell’Alberghiero si svolgerà a partire alle 20,30 una sfida gastronomica amichevole volta a mettere in rilievo le diverse metodologie di trattamento, cottura, gusto e presentazione del pesce dell’Adriatico: metodologie più moderne, quelle dei giovani cuochi dell’Alberghiero e più tradizionali, quelle dei cuochi pescatori della Marineria
Un’ampia platea di commensali, composta per una buona metà da pescatori e per la restante metà da ospiti dell’Ipssar e dalle autorità civili e religiose, potrà gustare nel corso della serata un menù, naturalmente a base di pesce, composto da sei antipasti, tre caldi e tre freddi (tre preparati dai pescatori e tra dagli chef dell’istituto scolastico); due primi (uno a opera della Marineria e l’altro a opera degli studenti) e due secondi (uno realizzato dai pescatori, l’altro dai cuochi dell’alberghiero). Concluderà la cena un tris di dolci preparato, fuori concorso, dai ragazzi e dalle ragazze dell’istituto scolastico.
Una giuria di esperti, (di cui vi faranno parte tra gli altri Paolo Caldana, presidente nazionale della Fic, Federazione Italiana Cuochi; Gabriella Bugari, vicepresidente provinciale della Fic; Settimio Tassotti, coach della squadra italiana di panificatori e i presidenti Slow Food delle province di Teramo e Ascoli, rispettivamente Grilli e Baghetti), giudicherà i vari piatti e verrà consegnato un premio al miglior piatto realizzato dai cuochi della Marineria, un premio al miglior piatto realizzato dagli chef dell’Alberghiero e probabilmente anche un terzo premio al miglior piatto in assoluto.
Ci sarà anche una giuria popolare, composta da tutti gli ospiti. Ciascun commensale avrà infatti una scheda tecnica su cui esprimerà il suo giudizio sui piatti, valutandone diversi aspetti, quali tradizione, innovazione, gusto, difficoltà della preparazione.
La preparazione verrà realizzata all’interno delle sei cucine dell’istituto (tre destinate ai pescatori e tra agli studenti dell’Alberghiero) e verrà eseguita nella sola giornata della gara. I piatti verranno presentati in completo anonimato e valutati dalla giuria.
Nel corso della serata inoltre si esibirà il gruppo “la Ribalta Picena”, un gruppo folcloristico-teatrale che farà uno spettacolo in costume, rappresentando una tipica famiglia sambenedettese dell’Ottocento. Tra un piatto e l’altro il gruppo di attori non mancherà di presentare alcune scene tratte da Natale al Borgo e di recitare qualche poesia in dialetto.
«L’iniziativa nasce al fine di promuovere il nostro pesce – ha spiegato Giovanni D’Angelo – e di conseguenza il nostro turismo».
La serata nasce da un’idea di Giovanni D’angelo e del pescatore Luciano Paolini ed è patrocinata dal Comune di San Benedetto e dalla provincia di Ascoli.