da Riviera Oggi numero 727
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Samb e il Comune in rotta di collisione, Gaspari che annuncia nuove spese dell’ente per la messa a norma dello stadio oltre alla già programmata videosorveglianza, Tormenti che annuncia la vendita della società e poi ritratta: vendo solo a persone affidabili, forse non vendo, forse restiamo e investiamo il doppio per fare una grande Samb.
Analizzando il comportamento delle due parti, i loro atteggiamenti pubblici, le loro parole, si possono fare alcuni ragionamenti per cercare di capire cosa sta accadendo.
Dunque, il Comune tirerà fuori un milione di euro per i lavori allo stadio. E’ una novità, finora si parlava solo dei 450 mila euro per la videosorveglianza.
Gaspari ha impegnato le casse del Comune in funzione dell’iscrizione della Samb al campionato, forse subodorando le reazioni di Tormenti dopo il no del Comune al mega progetto immobiliare per il Riviera (87 mila metri cubi con uffici, un albergo, parcheggio interrato, servizi, campi da calcetto). Anche se la lettura più condivisa del decreto Amato mette queste spese in capo alle società calcistiche, l’eventualità pur remota di una mancata partecipazione al torneo avrebbe avuto effetti devastanti in termini di consenso politico: Gaspari si sarebbe giocato il suo futuro e anche il suo presente. Vani sarebbero stati i suoi eventuali tentativi di scaricare la colpa sulla Samb.
Tormenti invece sa da molto tempo che il progetto presentato per l’area stadio non sarebbe stato accolto. Troppo mastodontico, una bilancia degli interessi che secondo molti pende più dalla parte della Samb. Si sa da tempo che sarebbe stato respinto, lo immaginava anche l’opinione pubblica.
Allora perché arrabbiarsi per il fatto di ricevere una risposta ufficiosa dopo tre mesi dalla presentazione del progetto e fare una rottura così clamorosa?
Va detta una cosa: il Comune avrebbe dovuto esprimersi prima sul progetto immobiliare dei Tormenti. Ammesso che davvero siano serviti tempi tecnici così lunghi per verificarne la compatibilità urbanistica e legale (ricordiamo le indagini in corso su un progetto stadio presentato da un’altra cordata nel 2001), il giudizio politico della maggioranza si poteva dare subito, al massimo ai primi di marzo. Le nostre evidenze ci dicono che il giudizio si era formato nella mente degli amministratori della città, che hanno sbagliato nel non presentarlo a chiare lettere e definitivamente, ai Tormenti e all’opinione pubblica, invece di limitarsi a mugugni e pour parler.
Tormenti ragiona da imprenditore, e vuole certezze dagli interlocutori. Chiediamoci se per lui è vantaggioso pagare la messa a norma dello stadio, “solo” per farci giocare la Samb in una serie C1 già scritta in partenza se ci giocano grandi squadre decadute che devono subito risalire in B.
Risposta negativa, non è conveniente. Del resto il sistema calcio è malato, e le ultime leggi sull’ondata emotiva della lotta alla violenza non lo hanno guarito. O meglio, cercano di guarirlo rifacendo il trucco agli impianti, spostando la violenza nelle strade, impegnando gli inquilini a pagare i lavori di competenza del padrone di casa (vedi il rapporto fra stadi e Comuni).
E allora non parleremo di ricatti dei Tormenti, siamo loro troppo grati per aver salvato la Samb nel 2006, fatto un buon campionato e un campionato mediocre, con partite memorabili e altre meno, senza debiti, con gli stipendi pagati soprattutto.
Se vogliono vendere perché non vedono più margini di salute economica del bilancio rossoblu, è una scelta apprezzabile e onesta.
Ma non vorremmo dover dare un’interpretazione non bella a queste parole di Gianni Tormenti: «Se restiamo gestiremo la Samb senza dover rendere conto all’opinione pubblica e all’amministrazione comunale».
Parole dettate dall’istintività, speriamo. In caso contrario sarebbero una mancanza di rispetto alla città e alle sue finanze, che la messa a norma dello stadio la stanno pagando.
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Nulla toglie ai Tormenti per quello che hanno fatto, nulla . Ma nulla ci toglie dal rivolgere e nulla mi toglie dal rivolgere critiche a lei, sindaco di San Benedetto del Tronto, Giovanni Gaspari. La Samb è una società professionistica. La Samb gestita in sede professionistica ha utili e perdite, non è, per intenderci una associazione senza scopo di lucro. NON RITENGO GIUSTO QUANTO LA SUA AMMINISTRAZIONE STA SPENDENDO NELLA FACCENDA STADIO RIVIERA DELLE PALME. Lei è sindaco di questa città ed ha degli obblighi materiali e morali verso “tutti” i cittadini. Lei sta attuando questi programmi favorendo una società… Leggi il resto »
L’inciviltà dei tifosi ha portato all’approvazione di leggi restrittive.
A causa di queste leggi la collettività paga e alcune società di calcio chiudono.
I tifosi non avranno più calcio a causa dell’inciviltà di alcuni di loro.
Forse non è poi così male.
"L'inciviltà dei tifosi ha portato all'approvazione di leggi restrittive. A causa di queste leggi la collettività paga e alcune società di calcio chiudono. I tifosi non avranno più calcio a causa dell'inciviltà di alcuni di loro. Forse non è poi così male" NON SO SE TE NE SEI ACCORTO, MA ORMAI VIVIAMO IN UNA SOCIETà VIOLENTA, E TUTTA QUESTA VIOLENZA SI TROVA OVUNQUE, DALLE MURE DOMESTICHE, ALLE DISCOTECHE, NELLE SCUOLE, IN STRADA ECC MA CHISSà PERCHè QUESTE RESTRIZZIONI LE METTONO SOLO ED ESCLUSIVAMENTE ALL'INTERNO DI UNO STADIO……. SARà CHE IL GIOCO D€VE CONTINUARE? alcune società chiudono per l'iciviltà della gente??… Leggi il resto »
per Vesperini Mariano, non condivido il tuo messaggio perchè l'investimento che il comune farà (?) non è per la ristrutturazione della villa dei Tormenti ma per mettere a norma lo stadio cittadino di proprietà del comune di San Benedetto del Tronto, quindi per delle opere di ineresse cittadino, ovviamente ne beneficeranno anche i Tormenti (… o chi verrà dopo di loro) ma se lo stadio non è a norma per le partite di calcio, non lo è nemmeno per concerti e/o altre manifestazioni. io credo che gli errori siano stati commessi in passato, quando venivano dati duecentocinquantamilaeuro l'anno (a fondo… Leggi il resto »
I Tormenti non hanno avuto l’obbligo di acquistare la SAMB.
Hanno fatto un investimento economico/pubblicitario, se va bene guadagnano, se rimettono sono fatti loro, NESSUNO PUO SINDACARE /VEDERE.
Il Comune da parte sua ha consegnato ai sig. Tormenti uno stadio funzionale e funzionante.
ASCOLI PICENO, la società, il comune, VI HANNO INSEGNATO COME SI GESTISCE UNA SOCIETA’ UNO STADIO e stanno in serie A/B.
SE I SIG: TORMENTI “domani” VENDONO LA SAMB e.. CI FANNO DEI ” SOLDI “, CHI COMPRA, VI FA PROMESSE E DOPO UN ‘ANNO LA SAMB SI RITROVA IN C2…
Concordo con pesciarule, le misure restrittive adottate hanno solo spostato il fenomeno in altre zone tipo autogrill e periferie delle città o in zone dove non è possibile un controllo da parte delle forze dell'ordine. Per fare un esempio durante la gara Samb Perugia non è successo nulla allo stadio ma (leggo dai giornali) che alla prima occasione lontano dallo stadio se le sono date di santa ragione. La violenza negli stadi è frutto del malessere sociale, lo sport di per se non c'entra nulla e comunque non trovo giusto che per colpa di pochi e individuabilissimi imbecilli venga limitata… Leggi il resto »
per Vesperini Mariano, hai scritto: ASCOLI PICENO, la società, il comune, VI HANNO INSEGNATO COME SI GESTISCE UNA SOCIETA' UNO STADIO e stanno in serie A/B. Con questa dichiarazione dimostri di non essere bene informato e poco riflessivo (scusami), a parte i litigi, non ancora conclusi tra amministrazione comunale e società Ascoli, ti ricordo che il Del Ducaè stato messo a norma mentre la squadra era in seie A (regalata) e che in quella serie gli introiti sono leggermente superiori alla nostra seie c1, l'anno successivo l'Ascoli ha fatto la serie B con in campionato squadre del calibro di Juve,… Leggi il resto »
x Malato di SAMB
Mi sa' che anche tu hai le idee un po' confuse !
1) L'ascoli e' retrocesso lo scorso anno , quindi non ha fatto il campionato di B con JUVE , NAPOLI E GENOA !
2) Per fare i concerti non serve uno stadio a norma per i campionati professionistici di calcio , ma che abbia la certificazione di sicurezza ! quindi per intenderci non servono tornelli e aree di prefiltraggio e videosorveglianza!
questo solo per chiarire , per il resto sono daccordo con te !
x sabino :
Hai ragione, ma è che non seguo molto il calcio minore.
Comunque non cambia la sostanza delle mie considerazioni, anzi le rafforza.
saluti
Faccio presente che accanto allo stadio, un prusst, è stato bocciato e un semi prusst si sta verificando nei pressi della chiesa S. PioX.
Inoltre ci si è adoperati per la videosorveglianza ma non hanno fatto nulla (progetto) per la messa a norma totale e cioè: i tornelli, il recinto, i posti di polizia, vigili del fuoco, assistenza sanitaria ecc…
Questo fatto l’ho denunciato e il giorno dopo il sindaco si è affrettato a dire che pagava tutto lui.
Mi auguro di continuare ad avere spazio su sambenedettoggi.