ASCOLI PICENO – Una buona notizia nella tormentata crisi della Foodinvest di San Benedetto. Presso il tavolo di monitoraggio convocato dalla Provincia infatti la proprietà dell’azienda agroindustriale e la cordata Green Garden interessata all’affitto hanno firmato un documento in sei punti che mercoledì verrà presentato al giudice Carlo Calvaresi.
Dopo ore di discussione alla presenza di sindacati e istituzioni, l’assessore provinciale al Lavoro Emidio Mandozzi ha chiesto la stipula di un accordo che ratificasse gli impegni presi dalle due parti sulla base di garanzie bancarie. La Green Garden rappresentata da Alessandro Pignoletti e dall’amministratore delegato Roberto Vianello si è impegnata all’acquisto del magazzino della ex Surgela e al pagamento entro 18 mesi, offrendo una garanzia fideiussoria.
Con una fideiussione di 200 mila euro poi Vianello si impegna al rilascio alla società Nuova Toria del gruppo Malavolta dell’immobile aziendale affittato, se questa dovesse venderlo a terzi entro 36 mesi. I Malavolta infatti hanno inserito l’immobile come garanzia ai creditori all’interno della proposta di concordato preventivo presentata in tribunale mesi fa. Ma una volta che la Foodinvest dovesse riprendere la produzione con l’affitto della Green Garden, la cessione dell’immobile potrebbe non essere più necessaria per pagare i creditori.
Infine Vianello si è impegnato all’acquisto dei macchinari; macchinari che saranno affittati a 750 mila euro annui.
Poi la cordata piacentina si è impegnata come richiesto dalla Provincia al riassorbimento del personale (81 dipendenti), che potrebbe avvenire a scaglioni.
Intanto a fine giugno i lavoratori potrebbero cominciare a riscuotere la prima mensilità della cassa integrazione, iniziata a inizio maggio, e nel frattempo avere il reddito assicurato dal prestito “incentivo all’esodo” cui si è impegnato la Malavolta Corporate. Rassicurazioni in tal senso da Mandozzi, che aggiunge: «Abbiamo convocato questa riunione d’urgenza tre giorni fa e siamo soddisfatti perché per la prima volta abbiamo un impegno ufficiale delle parti. Nella nostra veste di facilitatori, saremo soddisfatti solo quando tutti gli 81 dipendenti torneranno a lavorare nello stabilimento di Porto d’Ascoli».
All’incontro erano presenti Mario Malavolta con l’avvocato Villanacci, Alessandro Pignoletti e Roberto Vianello, il numero uno di Palazzo San Filippo Massimo Rossi, il sindaco di San Benedetto Gaspari, i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.