ANCONA – La rete viaria italiana è poco sicura. Circa 4 mila i punti critici delle strade segnalati dagli stessi cittadini.
A qualche mese dall’avvio del progetto “Black Point”, voluto dall’Ania, la fondazione per la Sicurezza Stradale, sono state infatti identificate 4012 zone a rischio della rete viaria nazionale.
Il progetto nasce dal presupposto che sul territorio nazionale l’80% degli incidenti si verificano sul 20% delle strade. L’Ania ha così costruito un sito sul quale i cittadini possono segnalare i “black point”, i punti critici delle nostre strade, (ad esempio per zone mal protette o male illuminate, segnali mancanti o coperti, manto rovinato, scarsa presenza di barriere laterali di protezione).
L’Ania stessa si occupa poi di seguire tutto l’iter ovvero, la segnalazione al dipartimento dei trasporti e la verifica delle azioni che verranno poi comunicate a chi ha effettuato la segnalazione.
Le Marche può vantare una discreta rete viaria, soprattutto per ciò che concerne la rete autostradale. Nella nostra regione sono stati infatti segnalati 63 “black points”, di cui 23 nelle strade urbane, 38 nelle strade extraurbane e due nelle autostrade.
Nella graduatoria nazionale, tra i motivi che portano alla segnalazione di un “black point”, al primo posto si colloca la presenza di buche e sconnessioni sull’asfalto, che copre circa un terzo delle segnalazioni totali e che comporta grande pericolosità soprattutto per ciclisti e motociclisti. Al secondo posto si classificano gli incroci pericolosi e al terzo le carenze di segnaletica.