COLONNELLA – A Colonnella le contrade di Isola, San Giovanni e Vallecupa sono di nuovo oggetto di diverbio tra maggioranza e opposizione. Il gruppo consiliare di minoranza guidato da Matteo Marchetti, ha raccolto le proteste dei residenti e avviato una raccolta di firme – circa 150 quelle raggiunte finora – per chiedere all’amministrazione Iustini un maggiore riguardo verso le contrade periferiche che si affacciano sulla piana del Tronto, che necessitano da tempo interventi di riqualificazione urbana e di attenzione per la sicurezza sociale, data la vicinanza con la strada della Bonifica e gli episodi di microcriminalità legati alla prostituzione e allo spaccio di droga.

«In campagna elettorale, in Consiglio comunale e nell’unica assemblea pubblica organizzata dall’amministrazione a San Giovanni – si legge nella nota – sono stati presi pubblicamente impegni per il territorio che, per onestà politica e rispetto dei cittadini devono essere onorati». Tra le richieste del gruppo consiliare di minoranza al sindaco Iustini ci sono la realizzazione di strutture sportive ed aggregative che giovani e famiglie reclamano ormai da anni, la pulizia periodica dei marciapiedi e la sistemazione della pavimentazione sconnessa e piena di buche: «i marciapiedi non sono l’unica necessità della comunità – prosegue la nota – ma rappresentano l’elemento minimo di decoro a misura d’uomo. Così come arredare e illuminare il centro urbano per renderlo vivibile e degno di una comunità civile». Anche il tratto di provinciale che attraversa il centro abitato di San Giovanni, per il gruppo di minoranza necessiterebbe di limitatori di velocità per contrastare l’elevato traffico di auto che sfrecciano veloci sul rettilineo.

E tra le numerose priorità elencate nella nota spiccano anche quelle della pulizia delle strade cittadine delle tre contrade, dove è possibile imbattersi in rifiuti ingombranti abbandonati in maniera indiscriminata a cui nessuno provvede per la raccolta e lo smaltimento.

Nella contrada di Isola inoltre, mancherebbero servizi minimi come la raccolta dei rifiuti e l’illuminazione pubblica.

«E’ necessario – conclude la nota – valorizzare il patrimonio territoriale sia per fare in modo che gli imprenditori scelgano di investire ancora nel nostro territorio e nuovi cittadini di vivere nelle nostre contrade, ma anche per poter sostenere il confronto con i comuni limitrofi o con i nostri dirimpettai, dall’altra parte del fiume Tronto, che vivono una condizione urbanistica e sociale decisamente migliore della nostra».