SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In molti si chiedono se sia giusto che un Comune spenda un milione di euro a beneficio della gloriosa squadra calcistica della città.

Giovanni Gaspari risponde così: «Abbiamo investito 100 mila euro per l’ìmpianto di pattinaggio, 400 mila euro li investiremo per il nuovo campo da rugby all’Agraria, più di 300 mila euro per la tensostruttura destinata alla ginnastica artistica. Non mi pare che il calcio sia l’unico sport beneficiario di contributi pubblici».

La Samb è un patrimonio della città, aggiunge il primo cittadino, e non si può pensare all’eventualità di una mancata iscrizione a un campionato di serie C1.
«Ognuno faccia la sua parte», aggiunge poi l’inquilino di viale De Gasperi. La rotta di collisione fra Comune e Samb è evidente.
Ma perché si è atteso così tanto, si chiedono i cittadini, per dare una risposta ufficiale ai fratelli Tormenti sul loro progetto immobiliare nella zona dello stadio, correlato all’investimento sulla messa a norma?
«Solo per i tempi tecnici, gli uffici hanno dovuto verificare tutto, compreso le indagini della magistratura sul project financing presentato da altri imprenditori nel 2001 e la loro eventuale incompatibilità con una nuova operazione immobiliare. E si è verificato che la coesistenza era impossibile. A marzo – aggiunge il sindaco – non potevamo subito dire no ai Tormenti»