SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Settimana densa di proposte teatrali quella in corso. Oltre al minicartellone del redivivo Concordia, si affaccia sulla città la seconda parte della rassegna Germogli 2008 – nuove generazioni di teatro, un progetto della Compagnia Vicolo Corto di Ancona, in collaborazione con il Teatro Stabile delle Marche – Fondazione Le Città del Teatro. La rassegna, che ha preso il via all’Hangar Cult Lab di Ancona, si sposta ora a San Benedetto del Tronto, presso il Teatro dell’Olmo, grazie alla collaborazione nata col Laboratorio Teatrale Re Nudo, diretto da Piergiorgio Cinì.

Il primo appuntamento è giovedì 8 maggio, al Teatro dell’Olmo, con lo spettacolo Carne – in caro veritas, di Katiuscia Magliarisi, con Francesco Cordella e Katiuscia Magliarisi, il musicista e rumorista Lorenzo Bigotti, macchinazioni sceniche di Nicola Tella e con la collaborazione ai testi di Francesco Polizzi e la comunicazione a cura di ArsTuaVitaMea.

L’azione scenica, che si articola in sette quadri dai tratti comico-grotteschi, fissa lo sguardo sulla relazione tra il maschile e il femminile, e sul suo luogo eletto: la carnalità dell’essere umano. Due attori in scena danno vita ad una teoria di visioni eterogenee e di rimandi incrociati: una ballerina di carillon brucia, in un breve percorso di donna-oggetto, tutte le possibilità del suo corpo, e finisce immolata alla ricerca di un impossibile contatto con il suo deus ex machina, un conferenziere massonico che pronuncia dal suo piedistallo una improbabile “apologia della blatta”, dai molteplici e oscuri significati iniziatici. Un pianista in scena segue e commenta il percorso dei due, accompagnando lo spettatore fino al disorientante gelo finale in cui la performance naufraga.

La rassegna prosegue venerdì 9 maggio con la Compagnia Teatro AnnA, che presenta Giuda di Mauro Crocetta, per la regia di Fernando Micucci, con Edoardo Ripani e con le musiche di Riccardo Amabili.

Segue, sabato 10 maggio, lo spettacolo If I was your girlfriend, ispirato a La Bovary c’est moi di Giovanni Giudici e Madame Bovary di Gustave Flaubert, con la regia di Alessandro Sciarroni; in scena Chiara Bersani e Matteo Ramponi.

Gli spettacoli riprendono poi il 15 maggio con Immi-grati? di Antonio Lovascio, il 16 maggio con Anna Cappelli di Annibale Ruccello e il 17 maggio con Rated X della Compagnia Teatro Hermitage.

Il progetto è sostenuto dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Ancona, dall’Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Ancona e dal Teatro del Canguro (Teatro Stabile d’Innovazione per l’Infanzia e i Giovani), e prevede una fase di premiazione del prodotto artistico di maggiore qualità, che sarà selezionato da una giura di esperti, composta da giornalisti, operatori e critici, nonché dal pubblico. Al primo classificato sarà assicurata una residenza estiva presso l’Hangar CultLab per la produzione di un nuovo spettacolo e la possibilità di partecipare al Festival Internazionale Voci di Fonte di Siena e alla stagione 2008/2009 del Teatro Il Mulino di Amleto di Rimini.

L’inizio degli spettacoli è fissato alle ore 21,30. Il costo dei titoli di ingresso è di 7 euro, posto unico, disponibili al botteghino del teatro. È vivamente consigliata la prenotazione ai numeri: 0735.582795 o 389.1174604.

Maggiori informazioni su www.vicolocorto.it, scrivendo a germogli@vicolocorto.it

Ma c’è forse una considerazione da fare. Come tutti sapranno, il Teatro dell’Olmo e il Teatro della Concordia, distano tra loro poco più di 50 metri. Nell’organizzazione delle dieci, apprezzabilissime, serate di spettacolo per la riapertura del teatro comunale non è stato considerata l’offerta altrettanto valida della vicina sala in via dell’Olmo. In un politica di rete teatrale diffusa, tanto elogiata quanto auspicabile, sarebbe quantomeno opportuno evitare fenomeni di concorrenza.