FORUM – L’Italia, secondo la ricerca che l’Istituto Freedom House conduce ogni anno, è all’80° posto nella classifica dell’informazione libera, e classificata come paese parzialmente libero dopo la Botswana, un paese dell’Africa del Sud.

Giovedì 1° maggio su Raidue Michele Santoro dedica la puntata di Annozero all’informazione, con una puntata titolata “O bella ciao“. In studio Vittorio Sgarbi, assessore alla Cultura a Milano, Norma Rangeri, giornalista, Roberto Natale, presidente Fnsi, Barbara Serra, giornalista della tv Al Jazeera, e Marco Travaglio.

L’intento era quello di discutere sul ruolo dell’informazione, sulle polemiche sull’uso dell’informazione in campagna elettorale, il rapporto c’è tra la politica, i media e il Paese reale, il conflitto di interessi e l’attacco di Beppe Grillo al sistema dell’informazione dopo il V2-day. Per i toni usati (soprattutto da Sgarbi, che si è messo in mostra con il peggio del suo repertorio) e per i servizi presentati (in particolare gli interventi integrali di Beppe Grillo dal palco di Piazza San Carlo, con attacchi al Presidente della Repubblica Napolitano per le elezioni definite “illegittime”, e all’ex ministro della Sanità Veronesi, che afferma che gli inceneritori non sono pericolosi per la salute)
Indignato Claudio Petruccioli, politico e giornalista, nonché Presidente del consiglio d’amministrazione della Rai, che ha affermato che «a nessuno, quindi neppure a Michele Santoro è consentito confondere la libertà del giornalista e la responsabilità del conduttore con l’appalto, di fatto, della Tv Pubblica a Terzi che ne fanno un uso arbitrario e indecente».

«Giovedì sera – aggiunge – Michele Santoro ha di nuovo messo il Servizio Pubblico Radiotelevisivo a disposizione di Beppe Grillo; il quale, dagli schermi della Rai ha rivolto insulti inconcepibili e privi di qualunque giustificazione al Presidente della Repubblica, oltrechè ad una personalità universalmente stimata come il Professor Umberto Veronesi. Il danno, l’umiliazione e la vergogna che vengono al Servizio Pubblico da questi episodi, sono incalcolabili; per la mia funzione e personalmente ne faccio ammenda e prendo impegno – nell’ambito delle mie responsabilità – a fare tutto il possibile per impedire che qualcosa del genere possa ripetersi».

Michele Santoro contesta: «Tutti i partecipanti ad Annozero, compreso Marco Travaglio, che aveva preso parte al V2-Day hanno avuto espressioni di critica e avanzato rilievi nei confronti di Grillo; c’è stato anche chi l’ha insultato con estrema violenza. Le affermazioni di Beppe Grillo sul Presidente Napolitano, già presenti nelle cronache di tutti i giornali italiani, sono state riportate senza la volontà di farle proprie. Non riportarle avrebbe rappresentato, a mio parere, una grave omissione e una censura. La Rai – ricorda Santoro – appartiene infatti al pubblico e non ai partiti e la libertà d’espressione è tutelata dalla Costituzione Repubblicana».

La puntata – se non verrà censurata prima – sarà online come sempre da lunedì sul sito di Annozero http://www.annozero.rai.it/ .