SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «A me piacerebbe moltissimo restare in rossoblu perché a San Benedetto mi sono trovato benissimo, ma ci sono tantissime cose da valutare. La cosa più importante per la crescita di un giocatore è giocare con continuità e in serie B non avrei questa garanzia. Preferisco crescere in serie C in un campionato da protagonista alla Samb, piuttosto che andare in serie B e stare in panchina». Parole e musica dell’esterno altoatesino Michael Cia, autentica rivelazione di questo finale di campionato.
Reduce dalla vittoria ottenuta insieme a Davis Curiale con la nazionale under 20 sui pari età austriaci (0-1, grazie al gol dello juventino Pasquato, ndr), il biondo talento a metà fra Atalanta ed Alto-Adige fa un bilancio della sua stagione in Riviera.

Michael, come è stato il tuo anno in rossoblu?
«Nonostante all’inizio abbia incontrato molte difficoltà, è stata un’esperienza fantastica durante la quale ho avuto modo di imparare tantissimo, soprattutto dal punto di vista umano».

Da cosa è stato determinato un ambientamento tanto difficile?

«Il problema era di tipo mentale perché in allenamento facevo sempre buone cose che poi però la domenica non riuscivo a ripetere. Era la prima volta che giocavo lontano da casa e la pressione era davvero tanta perché sentivo che tutti si aspettavano moltissimo da me. Non è stato facile, ma non ho mollato mai e alla fine mi sono sbloccato».

E hai cominciato anche a segnare con una certa continuità.

«Sono felice perché sono stati quasi tutti decisivi per la salvezza della Samb. Il mio gol preferito? Ognuno è stato bello a modo suo. Il più emozionante è stato il primo quello del momentaneo 3-2 sull’Arezzo perché segnato proprio sotto la Curva Nord e perché lo aspettavo dall’inizio del campionato; con la Pistoiese, invece, ho avuto decisamente fortuna; il più bello è stato quello del 2-0 sul Gallipoli per la difficoltà di realizzazione; il più importante in chiave-salvezza quello ci ha dato la vittoria di Castellammare».

Un tuo parere sul campionato della Samb che volge al termine.
«Abbiamo sofferto tantissimo tutta la stagione, non riuscendo mai ad uscire dalla zona play-out, fino a poche giornate fa. Tuttavia ero sicuro che ci saremmo salvati perché vedevo che la squadra si impegnava sempre e non ha mai smesso di credere nei propri mezzi. Sarebbe bello chiudere questo duro campionato con una vittoria in quel di San Giovanni».

NOTIZIARIO All’allenamento mattutino del Riviera, oltre agli infortunati Villa e Ferrini, mancava l’attaccante argentino Luis Maria Alfageme, fermato da un problema agli adduttori.