MONSAMPOLO – Tre dipendenti della Conad Adriatico fanno ricorso contro il licenziamento e la messa in mobilità e lo vincono. La segreteria provinciale del sindacato Ugl canta vittoria.
I fatti. Nel marzo 2005 la Conad Adriatico di Stella di Monsampolo licenza e mette in mobilità numerose persone fra operai e impiegati. Alcuni impiegati, afferma una nota dell’Ugl, contestano il licenziamento ritenendo che la riorganizzazione aziendale non era stata fatta in maniera trasparente ed aveva come obiettivo mandare via quei lavoratori e sostituirli con altri. Non accettano le forme incentivate di mobilità proposte dall’azienda e fanno ricorso assistiti dallo studio legale Cinelli di Macerata e dall’avvocato Carlo Alberto Nicolini.
Con una prima sentenza l’8 gennaio scorso il Giudice del Lavoro del Tribunale di Ascoli Piceno Piergiorgio Palestini annulla il licenziamento ed ordina l’immediata reintegrazione dell’impiegato Q. S.; condanna la Conad a pagargli le retribuzioni maturate dal licenziamento all’effettiva reintegrazione con l’aggravio degli interessi e con l’obbligo di regolarizzazione assistenziale e previdenziale; condanna la Conad a rifondere al ricorrente le spese di giudizio.

Con la seconda sentenza il Giudice del Lavoro Giovanni Boeri, sempre del tribunale di Ascoli Piceno, il 18 aprile scorso dichiara inefficaci i licenziamenti intimati nei confronti dei dipendenti D. G. G. e C. A. e ordina la loro immediata reintegra con la contestuale condanna della Conad al pagamento di tutte le retribuzioni maturate dal licenziamento all’effettiva reintegrazione, rivalutate secondo gli indici Istat e gli interessi legali; l’azienda deve anche rifondere le spese di giudizio.