ALGHERO – «Per il 25 aprile non si suona Bella Ciao» – «Intollerabile autoritarismo divide i fascisti dagli antifascisti» – «Non volevamo alimentare ulteriori divisioni spesso manifestate nei cortei con il pugno chiuso rivolto a cielo».

Marco Tedde , sindaco di Alghero, ha deciso che la banda Dalerci non suonerà la storica canzone di Liberazione “Bella ciao”. Fioccano le dichiarazioni, le contro affermazioni e le proteste che girano attorno al 25 aprile ad Alghero, la bella cittadina sarda sul mare.

Dure le parole del deputato algherese uscente Elias Vacca, che in una nota afferma che «poichè l’antifascismo è un valore costituzionale condiviso dai comunisti, socialisti, sardisti, cattolici, repubblicani e liberali, “Bella Ciao” è una canzone di tutti».

Il Sindaco, politicamente schierato con il Popolo delle libertà, è stato eletto nel 2003 e rieletto nel 2007. Con la sua scelta vuole evitare «ulteriori divisioni, spesso manifestate con il pugno chiuso rivolto al cielo durante i cortei». La canzone, infatti, è “vietata” proprio dal 2003, anno in cui è stato eletto.

È di poche ore fa la notizia che Tedde ribadisce il concetto in una lettera aperta «La canzone “Bella Ciao” non è prevista dal cerimoniale del Comune di Alghero già da alcuni anni, senza che alcuno abbia avuto a lamentarsene; mentre invece è prevista l’esecuzione dell’Inno di Mameli».

Il Circolo del Buon Governo, in una lettera aperta, afferma che «Ci si è accorti, con un ritardo di quattro anni, che nel repertorio di pezzi musicali che la Banda Dalerci è solita eseguire durante le celebrazioni del 25 aprile non è prevista “Bella ciao” la canzone partigiana per antonomasia e si è ritenuto di individuare il responsabile di questo “misfatto” nel Sindaco Marco Tedde additato come censore, antidemocratico e reazionario» aggiungendo anche un richiamo alle scorse elezioni politiche: «La sinistra ha capito le ragioni della sconfitta? È consapevole della distanza che ormai la separa dall’elettorato, anche quello che per anni l’ha votata? Riteniamo di No».

E ad Alghero, intanto, è stata annunciata l’organizzazione di un “Controcorteo”, parallelo alla cerimonia.