CUPRA MARITTIMA – I rappresentanti del Pd cuprense esprimono il loro parere riguardo le scorse elezioni: «Prendiamo atto della sconfitta elettorale, ma siamo altrettanto consapevoli di aver abbassato i toni improduttivi nello scontro politico e allontanato lo spettro dei compromessi e dei ricatti»: così Marco Malaigia, coordinatore del circolo Pd di Cupra, introduce la sua analisi. Il coordinatore del Pd si sofferma anche sulle recenti dichiarazioni del sindaco di Cupra Giuseppe Torquati riguardo i risultati eletorali. Torquati infatti affermava: «A Cupra il Pd ha inglobato i voti di estrema sinistra, perdendo invece alcuni voti dei moderati di sinistra che si sono spostati sul’Udc, c’è poi una parte del centro destra che non ha votato per noi temendo che venisse favorito Veltroni. Questa parte del centro destra ha preferito quindi votare Pdl».

Nei confronti di queste parole Marco Malaigia risponde che «siamo parzialmente d’accordo con Torquati riguardo il panorama politico nazionale, ma analizzando in dettaglio le votazioni riscontriamo un vantaggio del Pd cuprense alla Camera, mentre vi è un lievissimo svantaggio al Senato». Malaigia fa presente il calcolo dei voti di Cupra Marittima dove risulta che alla Camera la coalizione Pd e Italia dei Valori ottiene il 39,55%, mentre la coalizione Pdl e Lega raggiunge il 38,85%. Al Senato la coalizione Pd e Italia dei Valori ottiene il 39, 52%, mentre la coalizione Pdl e Lega il 40, 95%. In base a questi dati Marco Malaigia dichiara: «Siamo spinti a pensare che un nuovo nucleo di giovani sotto i 25 anni ha votato Pd. Ringraziamo così tutti gli elettori cuprensi, i giovani e le donne che comunque, in generale sembrano essere sensibili ai discorsi del centro-sinistra democratico».

Malaigia ricorda inoltre ai cittadini cuprensi che: «sarebbe necessario partecipare agli incontri che via via andremo a organizzare nel lasso di tempo che ci separa dalle prossime elezioni amministrative locali». Conclude il coordinatore: «Anche nei piccoli paesi è doveroso dare un personale contributo per il bene comune: se dovunque si facesse così forse anche al centro e in alto si governerebbe con maggiore responsabilità. Solo lavorando insieme si possono formare gli amministratori uniti di domani, evitando così un’eventuale lista dell’ultimo momento, senza aver condiviso un formativo percorso».