SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Gridano allo scandalo sia le squadre di testa del C1/B, sia quelle che lottano per evitare i play out, perché quanto è successo a margine di Potenza-Salernitana ha dell’incredibile.

I fatti: il presidente potentino Giuseppe Postiglione, in mattinata raggiunge il ritiro dove alloggia la squadra per chiedere al proprio allenatore di non schierare 5 giocatori: gli ex Salernitana Cuomo, De Cesare e Cammarota, unitamente a Urbano e Lolaico. Il motivo? «Per tutelarli delle voci che erano state messe in giro» spiegherà in seguito lo stesso patron lucano ai cronisti.

La squadra però la prende malissimo, ancora di più i diretti interessati. De Cesare rischia addirittura di venire alle mani con Postiglione. Sarebbe stata chiamata in causa anche l’Associazione Calciatori, ma alla fine, per farla breve, mister Arleo accontenta, almeno in parte, il numero uno del sodalizio lucano, lasciando fuori i tre ex Salernitana. Poi però, giusto prima della partita, il tecnico si dimette.

Sul campo finirà, come noto, con la vittoria della squadra campana quasi allo scadere (gol del solito Di Napoli, all’85’), al termine di una partita avara di emozioni e giocata a porte chiuse per la squalifica dello stadio “Viviani”. Ma il Potenza, in pratica, ha giocato senza tre titolari, nonostante i rossoblu siano in piena lotta per evitare i play out.

Dopo il 90′ esplode la rabbia degli ultras di casa e del sindaco di Potenza: tutti chiedono a Postiglione di dimettersi. Lui per ora sembra non volerne sapere, ma nelle prossime ore non sono escluse colpi di scena.