SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un motivo di vanto per la nostra città lo hanno dato i nidi sambenedettesi.

“Il Giardino delle Meraviglie” e “La Mongolfiera”, infatti, si sono posti all’attenzione della ribalta europea in qualità di luoghi educativi di eccellenza dopo la pubblicazione dell’articolo I laboratori dei genitori al nido, apparso sulla rivista “Bambini d’Europa” del dicembre 2007, tradotto poi nelle diverse lingue europee.
Grazie a questa esperienza San Benedetto ha potuto far parte di una rosa di realtà tra le più rappresentative di buone pratiche di nidi italiani, selezionate per essere divulgate all’estero.
L’esperienza dei laboratori dei genitori al nido è stata poi pubblicata nel testo “Far parlare le esperienze”, edizioni Junior, un testo che raccoglie, tra l’altro, i poster della mostra del Convegno nazionale sui nidi tenutosi a Verona lo scorso anno.
Con questi laboratori si è voluto favorire una partecipazione attiva alla vita del nido da parte dei genitori per una corresponsabilità educativa nido-famiglia, elemento irrinunciabile del progetto educativo dei nidi comunali sambenedettesi. Uno dei laboratori con i genitori, riattivato in questo periodo e proposto per il terzo anno consecutivo, è quello del “Prestito-libri” per mezzo delle bibliotechine organizzate all’interno dei due nidi comunali.
Anche quest’anno, inoltre, i nidi parteciperanno alla mostra collaterale al convegno nazionale “Il piacere di educare nell’epoca delle passioni tristi”, che si terrà a Pesaro nel mese di maggio. Questa occasione rappresenterà un’interessante opportunità per interloquire ed entrare in rete con altre realtà educative sia regionali che nazionali. In tale sede verranno esposti dei poster sulle esperienze pedagogiche dei nidi sambenedettesi.
Infine, i nidi comunali hanno acquisito anche la connotazione di luoghi di ricerca universitaria, grazie alla ricerca “Lo sviluppo della memoria autobiografica dei bambini dai 18 mesi di vita”, ormai al suo terzo anno, realizzata grazie alla collaborazione con la cattedra di Psicologia dell’Università di Chieti e che ha rappresentato l’opportunità di entrare in un circuito di ricerca interregionale con i nidi di Fano e Chieti.