ASCOLI PICENO – Il giudice delegato Carlo Calvaresi incontra Pignoletti, Enzo Rossi, il rappresentante della Malavolta Corporate e il legale che tutela gli interessi degli 89 dipendenti della Foodinvest.
E spunta un altro spiraglio positivo nella vicenda dello stabilimento agroindustriale di San Benedetto del Tronto. L’incontro infatti è stato propedeutico alla trattativa fra Alessandro Pignoletti (manager del marchio Berni) e la Malavolta Corporate per l’affitto dello stabilimento agroindustriale di Porto d’Ascoli (sei anni per 200 mila euro annui, con successiva proposta d’acquisto).
Una situazione, quella della Foodinvest, abbastanza complessa per quanto riguarda i soggetti proprietari dell’immobile, del terreno e dei macchinari produttivi; realtà societarie diverse, alcune di loro facenti capo al gruppo industriale di Aristide e Mario Malavolta. Uno spezzatino societario da ricomporre, per permettere a un nuovo imprenditore di subentrare.
Un cauto ottimismo trapela dal professor Piergiovanni Alleva, avvocato che tutela gli interessi dei dipendenti: «Malavolta ha confermato la sua disponibilità. Ciò che vorremmo e che potrebbe essere possibile è raggiungere un accordo formale e definitivo entro 15 giorni a partire da oggi. Il giudice Calvaresi si è dato molto da fare, ha svolto meritoriamente il suo ruolo per la tutela dei lavoratori e degli imprenditori che intendono far ripartire la ex Surgela».
Per quanto riguarda il nodo dei macchinari, anche qui buone notizie. Virgili della Marollo – altra azienda di Malavolta che verrà presa in affitto da Enzo Rossi – è disposto a cedere i macchinari a Pignoletti. Le linee di produzione della Foodinvest, infatti, secondo il disegno concordatario sono state trasferite all’azienda di Rotella.
Sciolto questo secondo nodo cruciale, ricomposto il complesso mosaico delle società di Malavolta, aumentano le possibilità che il subentro di Pignoletti vada a buon fine.
Anche se permane la prudenza degli operai, una prudenza difensiva per non scottarsi le mani cantando vittoria prima del fischio finale.
«Da oggi siamo più ottimisti, anche se tocchiamo ferro».
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