ASCOLI PICENO – È giunta a conclusione l’eperienza marchigiana del corso di “Operatore per i servizi di custodia e manutenzione presso siti archeologici, musei, aree culturali – ambientali valorizzate“. Il progetto, realizzato grazie al Fondo Sociale Europeo, mira alla riqualificazione professionale degli operatori museali.
Dal 26 marzo all’11 aprile, infatti, un gruppo di 20 operatori museali provenienti da Cagliari, hanno effettuato uno stage formativo nel Piceno e nel Fermano, “studiando” la nostra realtà culturale.
Giovedì 10 aprile si è tenuta, nella sala consiliare della Provincia di Ascoli Piceno, la conferenza stampa del progetto Parnaso. All’incontro hanno partecipato anche Olga Silvestri, funzionario della Provincia che ha mediato l’incontro, Emidio Mandozzi vice presidente della Provincia e assessore alla formazione, e la funzionaria della curia vescovile di Ascoli.
Due ragazzi del gruppo di Cagliari, Giorgio Baldini e Maura Murru, si sono fatti portavoce di tutti i partecipanti esponendo le loro impressioni: «Questa è stata un’occasione propizia per poter mettere a confronto le diverse realtà museali e le diverse metodologie di gestione organizzativa. In particolar modo ci ha colpito l’immensa quantità e qualità dei beni culturali presenti nel territorio ricco di siti archeologici, architettonici, tradizioni popolari, beni ambientali. Tutto ciò unito ad una ricca varietà enogastronomica».
«Il territorio di Cupra si è rivelato ricco di storia – proseguono gli operatori, che hanno collaborato strettamente con la cooperativa Idrea di Andrea Mora – Il punto di incontro con l’Archeo Club è stato quello di volgere lo sguardo alle didattiche rivolte alle scuole, per stimolare nuovi interessi per la conservazione del territorio».
Mara e Giorgio concludono con una riflessione: «La caratteristica maggiormente evidenziata nei modelli gestionali è l’intensa collaborazione delle differenti realtà museali. Nell’ambito dei vari incontri è nata l’idea di proporre un progetto di scambi interculturali tra la regione Marche e la regione Sardegna».
Il vice presidente della Provincia Emidio Mandozzi, ha sottolineato che «è importante puntare sulla formazione come strumento di conoscenza, e porsi l’obiettivo di far emergere il grande patrimonio culturale del quale è fornito la nostra Provincia – continua Mandozzi – Abbiamo a disposizione esperti del settore di grande competenza, e animati da una grande passione per il loro lavoro. Voglio mandare un messaggio di speranza a tutti i giovani: puntate sulla valorizzazione del territorio, perchè così si crea lavoro e si moltiplica la conoscenza».
Il gruppo di cagliaritani ha omaggiato il vice presidente della Provincia del vaso nuragico realizzato e docarato da loro stessi durante questa esperienza.
Gli stagisti hanno inoltre ringraziato la curia vescovile di Ascoli, in particolare il Vescovo Silvano Montevecchi, lo Ial Sardegna, l’Iforcop Sardo, l’assessorato al Lavoro e Formazione Professionale della Regione Autonoma Sardegna, la Cooperativa Idrea, il sindaco e gli assessori del comune di Ascoli Piceno, Fermo, Offida, Spinetoli e San Benedetto del Tronto, la Sovraintendenza archeologica delle Marche, l’Archeoclub e la parrocchia San Basso di Cupra Marittima, il Museo Arte On di Vittorio Amadio.
Al termine della conferenza stampa i cagliaritani hanno poi gustato un aperitivo a base di prodotti biologici nostrani, offerto dalla filiera corta del Piceno.
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