ANCONA – Retromarcia: sfuma il progetto promosso dall’Ancona Calcio di Sergio Schiavoni e dal Centro Sportivo Italiano, promosso a partire dallo scorso autunno, per applicare un decalogo etico a una società sportiva.
L’idea fece molto discutere anche a San Benedetto, per via della presenza di un sambenedettese, Edio Costantini, alla presidenza del Csi. Lo stesso Costantini ha dichiarato: «La presidenza nazionale del Csi ha deciso che continueremo a collaborare con il Progetto Soccer per l’Ac Ancona ma al di fuori del suo Cda, in quanto la società del presidentte Schiavoni non ha investito un centesimo nel nostro progetto».
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Che il sambenedettese Costantini non abbia scelto la samb, mi sa che non era una casualità…
Edio Costantini è un grande, peccato che non sia un uomo coraggioso.
era abbastanza scontato che tale progetto facesse questa fine,non tanto per la bontà del progetto stesso,quanto per la finalità alle quali era associato e che non trovavo molto etico.credo che il csi debba continuare come ha sempre fatto ad occuparsi dei giovani e delle tante associazioni sportive dilettantistiche che tra un'infinità di problemi perseguono scopi sportivi e socialmente utili di gran lunga più importanti di quelli che si potrebbero trovare in qualsiasi societa professionistica.
Diciamo che non si sono capiti: ognuno pensava che… dovesse essere l'altro a cacciare i soldi per il progetto.