SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Drammatici momenti per la famiglia Ripesi di Senigallia, chiamata al riconoscimento del corpo trovato in mare aperto da un peschereccio sambenedettese nella notte di mercoledì.
Se come viene dato per certo dalle fonti più autorevoli si tratta del 65 enne Tarcisio Ripesi di Senigallia, trova una soluzione il mistero della scomparsa nel nulla del sacrestano della chiesa del Portone nella cittadina in provincia di Ancona.
Lo scorso 13 marzo l’uomo non si era presentato ad aprire la chiesa nè a servire la Messa. Il parroco Don Giuseppe Bartera si insospettì subito, perché Tarcisio Ripesi era nota come una persona molto abitudinaria.
Il giorno dopo i subacquei ritrovano la bicicletta dell’uomo nei fondali del porto canale di Senigallia; prese così piede l’ipotesi che il pensionato fosse finito in mare.
Tutto il lato del porto dove era solito passeggiare in bici la mattina venne scandagliato dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco. Identica cosa per la parte finale del fiume Misa. Ricerche sulle scogliere esterne e poi anche in mare aperto sortirono un nulla di fatto.
E ora la tragica notizia del ritrovamento, molti chilometri più a sud, quasi un mese dopo la scomparsa. Rimangono da accertare le dinamiche per cui il pensionato è finito in mare.
Una volta finito in mare, le correnti lo hanno trascinato per oltre 80 chilometri. Il peschereccio “Marcantonio V” lo ha trovato ieri notte, 35 miglia al largo di San Benedetto del Tronto. Le operazioni di recupero sono state poi condotte dalla locale Capitaneria di porto, subito allertata dai marittimi e arrivata sul posto con una motovedetta.
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