SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ un Enzo Nucifora raggiante dopo la prima vittoria esterna dei rossoblu, che stanno attraversando il miglior momento di forma da inizio stagione con tre successi consecutivi. Il Direttore sportivo parla a tutto campo del terremoto che sta sconvolgendo il girone B di C1 tra fallimenti, penalizzazioni e partite non omologate.
Avvocato, quando ha deciso di richiamare Ugolotti si aspettava che arrivassero tre vittorie di fila?
«Sono molto soddisfatto in quanto la salvezza era lontana cinque punti, mentre adesso, finalmente, siamo usciti dalla zona play-out, che abbiamo distanziato di due punti. Per tirarci fuori dalla brutta situazione in cui ci trovavamo, avevamo un’unica strada da percorrere: quella delle vittorie».
Cosa c’è alla base di questa rinascita?
«Ho avuto sempre fiducia in questa squadra. Le qualità o ci sono o non ci sono: non spuntano dall’oggi al domani. Nel caso della Samb le qualità c’erano e prima o poi dovevano venire fuori. Inoltre è stato importante avere una rosa numerosa, che si è rivelata importante con le tante squalifiche, troppo fiscale specialmente l’arbitro della partita col Gallipoli, e i tanti infortuni dell’ultimo periodo. Possiamo dire di avere una rosa ampia, ma composta di elementi di valore. Senza i tanti punti persi per strada, questa squadra si sarebbe potuta giocare i play-off. Mi dispiace molto anche essere usciti dalla Coppa Italia»
A proposito di infortuni, quando rivedremo in campo Davide Moi?
«Purtroppo l’infortunio alla caviglia si sta rivelando più grave del previsto: pensavamo di riaverlo a disposizione per la trasferta di Massa, ma probabilmente aspetteremo fino alla partita con l’Ancona. L’esperienza insegna che in questi casi è sempre meglio avere pazienza e aspettare magari una settimana in più per non rischiare di avere pericolose ricadute, che aggraverebbero un infortunio leggero».
Lei si oppose alla partenza di Cia a gennaio, quando la piazza ne chiedeva la testa. I fatti Le stanno dando ragione.
«Seguendo gli allenamenti, vedevo che il ragazzo ci metteva grande impegno, ma soprattutto che possedeva indubbie qualità che, però, non riusciva a tirare fuori la domenica: è comprensibile quando, come in questo caso, si tratta di un giocatore giovane. Abbiamo deciso di aspettarlo e abbiamo fatto bene»
Alfageme, al contrario, non riesce ad esplodere
«Fin dal suo approdo in rossoblu, io avevo avvertito che Luis era un ragazzo molto sensibile e molto dipendente dalla fiducia della piazza nei suoi confronti: è sufficiente un complimento per farlo esaltare, così come basta una critica per buttarlo giù. Purtroppo viste le tante critiche di cui è stato oggetto temo che sarà difficile poter ammirare il vero Alfageme qui a San Benedetto».
La Serie C è nel caos: il Lanciano è fallito, il Pescara dovrebbe essere penalizzato e la partita Potenza – Gallipoli non è stata omologata per incidenti.
«Non mi piace parlare degli altri, preferisco guardare in casa mia. Dico soltanto che, a mio modo di vedere, sul Lanciano era ora che venissero presi dei provvedimenti, visto che ha giocato un campionato irregolare: non sarebbe giusto trattare allo stesso modo società serie, come la nostra, che pagano e società meno serie che non pagano.
Per quanto riguarda il Potenza, sapendo come vanno queste cose, so già che la Lega non farà nulla: al massimo faranno giocare una partita a porte chiuse, scordiamoci pure che gli diano la partita persa a tavolino. E poi gli avversari ci tengo a batterli sul campo».
Cosa si augura per il finale di campionato?
«Dobbiamo battere assolutamente il Potenza domenica, mentre a Massa basterà non perdere. Se così sarà, potremo giocare tranquilli e toglierci qualche soddisfazione nelle ultime due partite, soprattutto nel derby con l’Ancona»