SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Prima o poi dovevano arrivare i tre punti fuori casa. Nella storia della Samb è successo raramente di finire il campionato senza vittorie esterne: erano i tempi delle prime serie B.
E’ arrivata al momento giusto perché ora basterebbe capitalizzare le partite casalinghe con Potenza e Ancona per brindare alla salvezza. Un brindisi però che i tifosi della Samb si augurano di non dover più ripetere nei prossimi anni… in questa categoria.
Non sarà facile perchè il Potenza è ora in bilico tra la zona play out e la salvezza, e perché, per l’Ancona, la gara al Riviera sarà decisiva per il primo posto, o per non uscire dai play off; più probabile la seconda opportunità.
A nostro favore la forza dell’attuale Samb che ha trovato in Michael Cia e Devis Curiale due calciatori in grado di fare la differenza ora che sono arrivati alla piena maturità. Mi auguro anche che finisca la diatriba tra i “tifosi” di Enrico Piccioni (al quale faccio le mie sentite condoglianze per la perdita del padre) e quelli di Enzo Nucifora. Al vero tifoso deve interessare la Samb squadra, i suoi risultati sul campo e basta.
Chi la dirige, in qualsiasi veste, dovrebbe interessare relativamente. A meno che non si tratti di società truffaldine come è capito più volte negli ultimi anni.
Come dicevo la settimana scorsa l’ambiente sambenedettese è già da solo una garanzia di successo, chi la presiede, chi la dirige in campo e nei vari mercati di compravendite è spesso di passaggio.
La Samb, noi, tifosi ultrà o semplicemente simpatizzanti, restiamo. A salvezza raggiunta, cominceremmo a discutere sulle prospettive future.
Da parte mia annuncio semplicemente che sarò molto critico, come tifoso innanzitutto poi come giornalista, se la politica societaria sarà la stessa degli ultimi due campionati.Anni nei quali ritengo però che sia stata indispensabile e quindi necessaria.