GROTTAMMARE – Il tema dei termovalorizzatori continua a far discutere, in Italia così come nella nostra provincia. Dopo che nei giorni scorsi l’assessore provinciale Emidio Mandozzi si era detto favorevole ad istituirne uno nel nostro territorio, Riego Gambini, di meteorivierapicena.it, risponde elencando dodici punti per cui dichiararsi contrari ai termovalorizzatori; un elenco dettagliato sul quale invitiamo tutti – lettori e amministratori – a riflettere, magari a commentare, per capire effettivamente quale può essere la reale situazione.
Riego Gambini risponde all’assessore provinciale Mandozzi, che proponeva una riflessione sul tema:«Termovalorizzatori, perché no!»
1. Perché la termovalorizzazione non esiste (come anche la termodistruzione). Non vi è nessuna valorizzazione con l’incenerimento dei rifiuti
2. Perché l’incenerimento dei rifiuti trasforma gli stessi in nanoparticelle tossiche e diossine
3. Perché l’incenerimento necessita di sostanze come acqua, calce, bicarbonato che aumentano la massa iniziale dei rifiuti
4. Perché da una tonnellata di rifiuti vengono prodotti fumi e 300 kg di ceneri solide e altre sostanze; le ceneri solide vanno smaltite per legge in una discarica di rifiuti tossici nocivi, rifiuti estremamente più pericolosi delle vecchie discariche; i fumi contengono 30 kg di ceneri volanti cancerogene, 25 kg di gesso; l’incenerimento produce 650 kg di acque inquinate da depurare.
5. Perché le micro polveri (pm2 fino a pm 0,1) derivanti dall’incenerimento se inalate dai polmoni giungono al sangue in 60 secondi e in ogni altro organo in 60 minuti.
6. Perché le patologie derivanti dall’inalazione sono: cancro, malformazioni fetali, Parkinson, Alzheimer, infarto e ictus. Lo comprovano migliaia di studi scientifici.
7. Perché gli inceneritori detti anche “termovalorizzatori” sono stati finanziati con il 7% della bolletta dell’Enel associandoli alle energie rinnovabili insieme ai rifiuti delle raffinerie di petrolio, al carbone. Senza tale tassa sarebbero diseconomici. Nell’ultima finanziaria è stato accordato il finanziamento ma solo agli inceneritori già costruiti. Per cui anche il famoso termovalorizzatore di Brescia senza gli oltre 50 milioni di euro di sovvenzione statale chiuderebbe
9. Perché l’inceneritore o termovalorizzatore recupera al massimo il 25% del calore per produrre. Il rapporto 1 a 4 non può ritenersi conveniente.
10. Perché oltre a concentrarci sulla mancanza di energia in Italia dovremmo preoccuparci anche degli sprechi
11. Perché in termini economici oltre il 70% dei rifiuti “termovalorizzati” possono/devono essere riciclati e quella si che sarebbe una vera rivalorizzazione.
12. Perché è ora di finirla con le menzogne e le speculazioni fatte sulla pelle dei cittadini (e questo non è un modo di dire)
Forse ho dimenticato altre argomentazioni importanti, ma credo che questi 12 spunti di riflessione possano già essere motivazioni sufficientemente esaudienti per iniziare a parlare e confrontarsi sulle vere soluzioni al problema dei rifiuti.
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Mi dispiace contraddire il Sig. Gambini, e sulla sua preparazione circa i "termovalorizzatori" sono completamente d'accordo con lui sugli impianti che vorrebbero essere impiegati oggi in Italia per il trattamento dei rifiuti, ma esistono al mondo altre strutture completamente sicure. La Diossina e le microparticelle si sviluppano quanod la combustione avviene a temperature non elevate. Esistono oggi impianti chetrattano i rifiuti a temperature superiore ai 5.000° C che emettono nell'aria esclusivamente vapore acqueo, impianti dotati di una pietra particolarmente dura capace di resistere a temperature fino a 7.000° C . Inoltre le ceneri della combustione vengono vetrificate quindi diventano materiale… Leggi il resto »
Quindi la soluzione al problema dei rifiuti sarebbe soltanto la raccolta differenziata?
(non vuole essere una domanda "intimidatoria" ma solo una domanda di un inesperto per capire)
Sarebbe interessante sentire cosa ha da dire l'assessore provinciale Mandozzi.
Il Sig. Gambini può spiegarci, allora, cosa ce ne facciamo dei nostri rifiuti?
Qual è la sua proposta?
Il problema del costo economico del riciclaggio non è il solo problema. Spesso raccogliere e rigenerare la carta o la plastica produce ancor più inquinamento (trasporto, stoccaggio e lavorazione) della combustione (in un inceneritore di ultima generazione) dei rifiuti.
Possiamo agevolmente diminuire i nostri rifiuti anche del 50% (per iniziare).
Questa è la prima cosa da fare.
1) la valorizzazione dei rifiuti esiste poichè dallo scarto si trae energia 2) esistono impianti di depurazione dei fumi 3)acqua per incenerire? Io veramente sapevo che i rifiuti venivano essicati per alzare il potere calorifico. Come fai a bruciare l'acqua 4)Esistono impianti che catturano il particolato e poi le emissioni le considerare insieme alle emissioni risparmiate dal teleriscaldamento e dalla produzione di energia elettrica 5) plausibile ma pensi che trattamenti di riciclaggio siano esenti da queste controindicazioni? La plastica fusa è molto cancerogena per non parlare delle emissioni per rifondere il vetro. 6)plausibile anche vorrei capire bene lo studio fatto… Leggi il resto »
Per sTeNo. Il riciclaggio spinto è sicuramente una delle strade da intraprendere, ma di certo non la prima in ordine di importanza. Il primo punto non è "cosa fare dei rifiuti che produciamo", ma semplicemente è "come iniziare a produrre meno immondizia". Il riutilizzo della maggior parte dei contenitori per liquidi è l'esempio più immediato di come si possano ridurre i rifiuti, ma per fare questo non basta l'impegno personale di pochi cittadini, serve soprattutto una campagna di sensibilizzazione di massa per TUTTA la cittadinanza e per le aziende della zona produttrici di alimenti (vino, olio, passata di pomodoro, aceto,… Leggi il resto »
Non conosco personalmente il Sig.Gambini, ma dai punti sopra esposti mi dispiace notare come la sua preparazione circa il tema della termovalorizzazione non sia del tutto adeguata. Già dal punto 1) emerge la prima contraddizione: termovalorizzazione non vuol dire incenerire rifiuti, ma bruciare in camera di combustione di specifiche caldaie una determinata portata di rifiuti da smaltire e convertire il calore generato in energia termica da usare per uso civile/industriale o produrre vapore da espandere in turbina. Questa rappresenta la soluzione cogenerativa, che nelle moderne centrali di produzione a ciclo combinato viene implementata; i fumi della combustione vengono trattati e… Leggi il resto »
@arma.82: meno male….. finalmente qualcuno che mi supporta con dati tecnici provenienti da fonti comprovate!
Basta con queste prese di posizioni puramente politiche!!!!
Un referente di peacelink, su tale argomento, mi ha scritto questo: <<Il vapore acqueo è classificato come "particolato", avente quindi un diametro compreso indicativamente fra 0,25 e 500 µm, vale a dire Pm25 e Pm500. Il vapore acqueo è – a seconda delle temperature – da 250 a 5000 volte più grande di un Pm0,1 [nanoparticella]. Se blocco un Pm0,1 il vapore non credo passi. Concludendo: gli inceneritori [o termovalorizzatori, se qualcuno mi spiega dove sta il "valore"] funzionano bene solo ad altissime temperature e con ciminiere molto alte [funzionano in queste condizioni perché le diossine prodotte sono in quantità… Leggi il resto »
Il prolema delle emissioni non si risolve con le ciminiere più alte. Esistono impianti contro il particolato che riescono a catturare il 99% del particolato prodotto. Una consierazione importante da fare è che il settore energetico (in cui includo i termovalorizzatori) è un settore molto controllato ed ha norme ambientali molto severe, il problema dell'inquinamento deriva dai mezzi di trasporto (che non hanno filtro antiparticolato e se lo volete mettere sulla macchina lo pagate come optional).
ATTENZIONE a non fare confusione.
I TERMOVALORIZZATORI VANNO BENISSIMO.
Hanno solo un garve problema : L’uomo che li manovra e la grande massa di rifiuti che puo smaltire.
I termovalorizzatori se utilizzati in modo corretto sono fonte di estremo guadagno PER TUTTI.
La fonte di questa situazione?? un dirigente ciclistico di Brescia, Brescia una regione di ciclisti e tanti amici.
Il problema è l’uomo perche?? perche per lucrare e smaltire ci puo gettare di tutto …. SBAGLIATISSIMO,
Il termovalorizzatore deve smaltire solo materiale organico.
Il referente di Peacelink ha scritto che il vapore acqueo è da 250 a 500 volte più grande di una nanoparticella (quelle che il dottor Montanari rileva in analisi, biopsie ed autopsie), come è possibile, quindi, evitare la fuoriuscita di queste ultime? A proposito dei ciclisti di Brescia, chiediamogli perché nel latte della loro zona hanno riscontrato alte percentuali di diossina, tanto da far chiudere alcune aziende e tenere sotto controllo altre? Dal termovalorizzatore non fuoriesce solo vapore? In inverno, nella trasmissione GAIA (in cui Mario Tozzi elogia i termovalorizzatori) un ingegnere affermò che dai termovalorizzatori escono diossina e nanoparticelle… Leggi il resto »
Innannzitutto se i filtri antiparticolato non vengono sostituiti filtrano ancora di più vengono sostituiti soltanto perchè le perdite di carico diventano troppo ingenti. Per l'aspetto tecnologico del vapore il vapore può anche condensare nel camino (aumentando tra l'altro il rendimento del generatore di vapore) e poi l'umidità dei rifiuti è molto bassa poichè vengono trattati al fine di aumentarne il potere calorifico. Il tema della riduzione dei rifiuti è senz'altro importante, non c'è dubbio che si debba arrivare a percentuali di ricicleto molto più alte, ma è inevitabile che rimangono i cosidetti rifiuti organici, e quelli dove li mettiamo? La… Leggi il resto »
Il problema non è wikipedia, è che esperti e ricercatori dicono che da questi aggeggi (termovalorizzatori, FAP,… ma anche alcune fabbriche) non esce né aria pura, né materiali inerti, ma nonoparticelle che entrano molto facilmente nel sangue e nelle cellule.
Queste persone affermano che i filtri utilizzati non sono adeguati e che non si utilizzano strumenti adeguati di rilevamento.
In breve, si rilevano solo le particelle che la legge riconosce, ma non quelle più piccole e molto più pericolose.
Lo stato attuale della tecnologia permette che l'inquinamento sia ridotto a minimi termini (per non dire trascurabile) se poi queste tecnologie non si usano la colpa è dei politici, non si può denigrare una tecnologia per il solo fatto che i politici non la capiscono o perchè non piace al suo elettorato. I presupposti per cui i termovalorizzatori siano utili e puliti ci sono. Chiedete ai Professori del Politecnico di Milano che analizzano i 13 termovalorizzatori della Lombardia……………
Un termovalorizzatore potrebbe anche emettere solo aria pura, ma questo non deporrebbe a suo favore (non dovrebbero essere loro a darci l'aria pura). L'inquinamento di un termovalorizzatore non lo si vede solo da ciò che esce dal camino, ma da tutto il complesso (che precede anche il termovalorizzatore stesso). Ogni inceneritore (=termovalorizzatore) richiede a monte una produzione di rifiuti notevole che è insostenibile per il nostro pianeta. Sostenere gli inceneritori vuol dire sostenere l'attuale sistema produttivo (la raccolta differenziata non risolve i problemi, semmai è un utile strumento all'interno di un discorso più ampio). Nessuno ormai nega che consumiamo più… Leggi il resto »
Desideravo prima di tutto specificare e sottolineare che meteorivierapicena.net e il sottoscritto non appartangono a alcun schieramento politico per cui le riflessioni riportate, giuste o sbagliate che siano, sono solo frutto di osservazione critica personale. No aggiungo uteriori infomazioni dato che sarebbero escusivamente fonte di altre disquisizioni inutili in questa sede. Credo sia però necessario sottolineare un evento che ritengo altamente rappresentativo ni riguardi di questo delicato argomento. Dato che i depositi di scorie nucleari, i nuovi impianti civili per produzione di energia, le centrali nucleari, i rigassificatori, gli inceneritori/termovalorizzatori potranno essere coperti da segreto di Stato dal 1 maggio… Leggi il resto »