Primo Piano. Vorrei chiarire ai lettori, ed in particolare al professor Antonio Felicetti che ha sollevato il problema a proposito di un nostro servizio sulla malasanità, che nessun quotidiano mette in primo piano lo stesso articolo per due giorni. Faremmo tra l’altro un torto ad altri argomenti di attualità dei quali, solitamente, 6 o 7 (dei nostri 50, come minimo, servizi giornalieri) meritano la vetrina. C’è anche da dire che un giornale telematico dà la possibilità di rintracciare facilmente gli articoli nel loro settore di appartenenza, come del resto, in molti fanno quotidianamente.
Samb. Calma e sangue freddo. Nei vari commenti trapela una pericolosa certezza di aver raggiunto la salvezza. Un atteggiamento ed un modo di pensare molto rischioso in un gioco come il calcio dove l’aspetto psicologico conta più che in altri sport. E la certezza di aver raggiunto un obiettivo non è mai portatrice di vittorie. Dobbiamo invece tener presente che lo spettro della retrocessione è ancora a… nove punti di distanza per i quali servirà spendere tanto ma tanto sudore.
Elezioni. Chi ci segue sa perfettamente che credo poco ai politici di professione e ritengo indispensabile un cambiamento radicale di “mentalità elettorale”, per cui mi sento lontano dai due schieramenti degli ultimi governi che si ritengono in pole position: Pdl e Pd. Non posso però non sottolineare che certe battute di Silvio Berlusconi in un momento così delicato per la nazione, non mi entusiasmano anzi mi avviliscono. Scherzare sulla laurea di Antonio Di Pietro o, durante il comizio di oggi, far posizionare Fini alla sua destra “perché non sarà mai di sinistra” è un modo preistorico di chiedere voti, che (e la cosa è ancora più grave) denota una scarsa considerazione del popolo italiano, il quale ha bisogno di ben altre certezze e non di offese o battute spiritose.