SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «La fiera delle ipocrisie»: così Guido Castelli ha commentato l’incontro che si è svolto il 28 marzo a San Benedetto tra il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca e il presidente della Provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi.
«Gli impegni e gli investimenti annunciati dai vertici regionali in favore di San Benedetto e del Piceno, per il momento, rappresentano solo parole. I fatti sono ancora lontani – scrive Castelli – Il centro-sinistra regionale tende a minimizzare la crisi del territorio del Sud delle Marche. Ci accusano di essere “piagnoni” e di supplicare misure assistenziali».
Dati confermati dal nostro sondaggio on line: per l’82% dei nostri lettori la Regione Marche snobba il sud del suo territorio. Ma secondo Castelli c’è di più: mentre si lamentano «le migliaia di posti di lavoro persi, le percentuali abissali di disoccupazione femminile e giovanile, la crisi della Foodinvest, della Marollo, della Melania, della Alhstrom», la Regione procede a ratificare l’accordo con l’Asteria (ce ne siamo occupati di recente: clicca sulla parola chiave “asteria” a destra): «A ben vedere, un bel regalo al Piceno è stato fatto. Ma non al territorio, ma, al contrario ad uno degli esponenti di spicco dei Ds veltroniani: Dante Bartolomei, già sindaco di Offida e predecessore di Luciano Agostini tra gli scranni regionali».
«Mentre sindaci e sindacalisti si dibattevano inutilmente nell’emiciclo sambenedettese – continua il consigliere di An – è stata convocata una seduta straordinaria della giunta regionale per la discussione di un unico punto: il perfezionamento della cessione gratuita del fabbricato ex Cetria di Monteprandone in favore della Asteria Srl. La società mista gestita e governata dall’esponente Ds che ha ricevuto in proprietà un immobile pubblico ricolmo di strutture tecnologiche del valore di 1.395.071 in cambio di otto miseri progetti di ricerca. La Regione, in questo modo, ha barattato mattoni del valore di tre miliardi di vecchie lire in cambio di carta. Ogni commento è superfluo anche perché Spacca, non pago dell’indecente operazione, nel corso della seduta sambenedettese di venerdi 28 ha pure abbonato all’Asteria un precedente debito di 22.379,66 per canoni non pagati».
«Così va il mondo nelle Marche – termina Castelli – L’operaio perde il lavoro mentre le società dei politici di sinistra ricevono regalie. Speriamo che la Procura della Repubblica o della Corte dei Conti ci salvino da tutto questo».