SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ugolotti-ter: dopo il suo arrivo, un anno fa, a seguito della disastrosa gestione Calori; dopo la ripartenza durante questo campionato, avvenuta nella convinzione di poter migliorare il rendimento di un anno prima (ottavo posto in classifica), ecco ancora Guido Ugolotti alla guida della Samb, dopo l’esonero di Enrico Piccioni, esonerato dall’incarico dopo la sconfitta a Crotone (3-0).

Il presidente Gianni Tormenti spiega: “Come avete appreso mister Piccioni è stato rimosso dall’incarico, è stato opportuno richiamare Ugolotti che in questo momento ci dà più garanzie perché conosce l’ambiente e i calciatori e sarà in grado di dare una svolta all’ambiente”.

Le prime parole di Ugolotti sono per fugare i dubbi sul periodo in cui, ad inizio stagione, guidava la Samb: “Non avevo nessun cattivo rapporto con i calciatori, era ottimo con tutti. Certo che se ci sono delle scelte da fare, forse possono nascere delle incomprensioni: inizialmente abbiamo avuto un periodo difficile e io come allenatore ne prendo atto. Ma adesso sono problemi secondari; dei nuovi, conosco bene Alfageme e Vitiello che avevo con me ad Acireale. Sono contento che molti calciatori sono cresciuti rispetto a quando me ne sono andato, e sono contento perché torno a fare il mio mestiere, dispiaciuto, però, per la situazione. I giovani? All’inizio abbiamo pagato l’approccio al campionato di alcuni di loro, sono contento che hanno messe in campo le qualità che ci aspettavamo”.

“Non sarebbe serio cambiare l’atteggiamento in casa – continua il tecnico – visto che dà ottimi risultati: ho visto in cassetta le gare giocate in casa e si tratta di prestazioni importanti. Dobbiamo però migliorare in trasferta e rivedere qualcosa. Certo, mi sembra strano che i giocatori arrivati a gennaio non abbiano trovato spazio, ma adesso non so giudicarlo, devo incontrare i calciatori”.

“Rammarico per il mio esonero? No, fa parte del lavoro – dice Ugolotti – a volte può andare bene, altre male, oggi sono contento di riprendere un filone e cercare di portarlo a termine. Ottavio Palladini? Ci ho parlato e abbiamo chiarito alcune cose, ma non c’era niente da chiarire, sta facendo benissimo. Probabilmente all’inizio ci siamo parlati poco, adesso lo vedo protagonista e trascinatore, ho la massima fiducia in lui, deve dare ancora di più. Dovrà essere il nostro allenatore in campo”.

“Come ho trovato i ragazzi? Vogliosi e decisi. Ho negli occhi le immagini della partita contro l’Arezzo: questa non è squadra da vertice, ma neanche da ultimo posto. Se non fossi convinto che non possiamo evitare i play out non sarei qui; certo che molto dipende da loro – aggiunge il tecnico di Massa – Sono bravi ragazzi, lo spogliatoio è unito. Questo è di buon auspicio. La tifoseria adesso ci è avversa? Dipenderà da noi, dalle nostre prestazioni: è sempre stata l’arma in più per San Benedetto, cercheremo di farli tornare allo stadio. Per me è una rivincita? No, nel calcio le rivincite non esistono, ci sono solo le opportunità”.

Gianni Tormenti, infine, ha voluto precisare i motivi che hanno portato alla scelta dell’esonero di Piccioni: “Abbiamo valutato assieme al direttore sportivo la situazione. Ringraziamo Piccioni per quello che ha fatto per la Sambenedettese; sono episodi che dispiacciono, come quando allontanammo Ugolotti. Ma 1 punto in 4 partite e terz’ultimo posto sono rischiosi. Noi speriamo di vincere, domenica scorsa in casa l’abbiamo pareggiata noi, e non potevamo permettercelo, nelle ultime sei trasferte abbiamo fatto un solo punto. Abbiamo richiamato Ugolotti perché il mister conosce l’ambiente e la squadra. Era una garanzia per cercare di dare una svolta a questa Samb, non possiamo perdere neanche un punto; ma questa non è un’accusa a Piccioni, che adesso non resterà alla Beretti perché è un discorso di rispetto personale, adesso mi sembra riduttivo relegarlo alla Beretti, perché è un professionista che ha dimostrato un valore da poter sfruttare in categorie superiori rispetto alla Berretti”.

La Samb riprenderà domani pomeriggio gli allenamenti con Ugolotti: “La Pistoiese? Ha acquistato buoni calciatori come Cipolla, ma se è lì significa che hanno dei problemi anche loro”, le ultime parole del mister.