SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Sono orgoglioso di allenare questi ragazzi. Non molleremo: sono convinto che prima della fine del campionato ci tireremo fuori da questa situazione». Enrico Piccioni prova a ridare fiducia a un ambiente arrabbiato (eufemismo) e deluso dopo quanto accaduto nel match contro l’Arezzo. Cose dell’altro mondo.
«Qualcosa di simile mi è capitato quando giocavo in Serie A» fa l’allenatore della Samb. «Ma affrontavo grosse squadre». Come dire: ci poteva anche stare. Stavolta invece dall’altra parte della barricata c’era l’Arezzo, non certo l’Inter o la Juve della Serie C. Un episodio su tutti, quello del rigore non concesso per un fallo nettissimo ai danni di Cia. Minuto 26 del primo tempo. «Rivedetevi le immagini: il portiere dell’Arezzo si rivolge all’arbitro e giura di essere intervenuto fuori area (in realtà il contatto con il centrocampista rossoblu avviene sulla linea, ndr). Quindi il fallo c’è stato, anche non fosse rigore Marconato andava espulso».
Le recriminazioni di Piccioni finiscono qui. Il tecnico rossoblu preferisce soffermarsi sulle note positive di questa infausta seconda domenica di marzo. Il tecnico sambenedettese commenta la migliore prestazione dell’anno di Tinazzi e soci.
«I ragazzi sono stati eccezionali. Qualsiasi squadra con la situazione che si era creata non avrebbe reagito come invece abbiamo fatto noi. Siamo più forti di tutto e di tutti e sono convinto che a Crotone, domenica prossima, ci prenderemo quello che ci è stato tolto oggi».
Infine una parola su Cia, autore di una prestazione straordinaria: «Sta crescendo, gli mancava il gol e per fortuna è arrivato. Dopo un inizio difficile possiamo finalmente dire che preso il carattere dello spogliatoio: lotta, corre ed ha qualità».
PALLADINI Alla fine è scoppiato in lacrime, tanta è stata la delusione per una vittoria sfumata a un centimetro dal traguardo: «Sarebbe stato troppo bello per essere vero: vincere in rimonta contro una grandissima squadra come l’Arezzo e con il mio ritorno al gol in rossoblu (dopo 16 anni, ndr)».
Il centrocampista rossoblu recita il mea culpa: «Nel finale avremmo dovuto tenere di più la palla, cercando magari la bandierina del calcio d’angolo, invece abbiamo voluto provare a segnare il quarto gol. Dispiace perchè abbiamo creato tantissime occasioni da gol. L’Arezzo con tre tiri in porta ci ha segnato tre gol».
TINAZZI Di poche parole il capitano della Samb: «Sono rammaricato per il pareggio in una gara che meritavamo ampiamente di vincere, ma quello che più mi spiace è che la nostra classifica è bugiarda rispetto al reale valore della squadra».

Ha collaborato Andrea Falcioni