ARQUATA – Ormai la storia sembra essere lontana, l’8 marzo è la festa della mimosa, delle feste in discoteca, festa di evasione. Senza voler cadere in frasi fatte, la maggior parte delle donne, soprattutto giovani, non si interrogano sulla nascita di questa festa.

Ad Arquata, presso l’auditorium comunale, si festeggerà proprio la donna lavoratrice: dalle 18 si terrà l’incontro dibattito “Morire sul posto di lavoro non è fatalità, è omicidio” con i rappresentanti delle principali organizzazioni sindacali, la mostra di Sandro Melarangelo e la proiezione di cortometraggi. Alle 20 verrà rappresentata “Franco No”, dell’associazione teatrale 7/8 chili di Offida. Alle 22 Li.B.Ra in concerto e chiusura con Dj Set.

Sempre l’8 marzo, la SDL Intercategoriale ha esteso l’invito a tutte le donne, nell’anno della sicurezza sul lavoro, a partecipare alla manifestazione volta a ricordare le sei ragazze, vittime della strage di Arquata del 14 febbraio 1977. Le ragazze, tutte operaie della fabbrica Cam Toys tornavano a casa dopo una giornata di lavoro, il pulmino che le trasportava in una curva pericolosa non è riuscito ad evitare l’impatto con un autocarro dove alcuni uomini stavano sistemando dei tronchi. Il pulmino quella sera trasportava sedici passeggeri , benchè il mezzo non potesse trasportarne più di nove. I famigliari dopo 31 anni aspettano ancora i risarcimenti. Il giorno della festa della donna si ricorderanno le ragazze con una preghiera e con la deposizione di mazzi di fiori bianchi sulla lapide che ricorda la strage. Sarà attivo un servizio di trasporto pubblico per coloro che ne vorranno usufruirne gratuitamente che partirà alle ore 9,30 dal piazzale dello stadio Del Duca di Ascoli Piceno.

L’8 marzo 1907 Clara Zetkin organizza con Rosa Luxemburg la prima conferenza internazionale della donna.

L‘8 marzo 1908 129 operaie di una industria tessile di New York che stava scioperando da giorni per protestare contro le terribili condizioni lavorative, muoiono in un incendio, poiché i proprietari dell’azienda bloccarono le uscite della fabbrica, impedendo alle operaie di uscire. Un incendio uccise 129 operaie, fra cui molte immigrate e donne italiane.

La scelta della mimosa come simbolo dell’8 marzo è stata fatta in Italia, nel 1946. L’UDI (Unione Donne Italiane) preparava il primo “8 marzo” del Dopoguerra, e si pose il problema di trovare un fiore che potesse caratterizzare questa Giornata femminile.

Il tulipano è, invece, il simbolo mondiale.