SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «La Zona Territoriale 12 necessita di interventi profondi per ottenere sostanziali cambiamenti nei risultati qualitativi». È duro il commento di Cittadinanzattiva nei confronti del servizio pubblico sanitario che dovrebbe, a suo dire, garantire una qualità che agli atti manca. Secondo il movimento di partecipazione civica bisognerebbe dunque rinnovarsi percorrendo «la strada di un’efficace riorganizzazione attraverso le responsabilità dei ruoli. Occorre quindi attenersi ai principi di meritocrazia. Gli ultimi episodi nei rapporti di malasanità legati alla partitocrazia rappresentano per noi e per il movimento nazionale dell’associazione un forte campanello di allarme che non ci vede adeguati al motto “così fan tutti”».
Non usa mezzi termini Cittadinanzattiva che parla di problemi interni alla struttura sanitaria legati alla carenza di personale, nonché alle capacità dei singoli e all’organizzazione stessa dell’azienda. «Va sottolineato che l’Asur, invece di assumere direttamente chiare decisioni di indirizzo nelle reti provinciali e periferiche delle strutture sanitarie, si attesta più che altro nel ruolo di censore nei confronti dei Direttori Zonali e questo non produce dei buoni risultati».
Cittadinanzattiva sostiene che l’attenzione dovrebbe essere rivolta al controllo della spesa, una spesa che deve essere ponderata e programmata, provvedendo però a non abbassare i livelli qualitativi di assistenza «altrimenti si impongono accorpamenti al fine di ottenere congrui risultati in termini di risorse umane e tecnologiche».
La nota del movimento conclude facendo appello ai «nostri riferimenti ufficiali locali, che saranno il sindaco, la conferenza dei sindaci e il direttore di zona e da loro esigeremo chiare e tempestive risposte alle questioni riguardanti il miglioramento dei servizi sanitari. Andremo avanti nella nostra azione sicuri di operare per il bene comune».
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