ASCOLI PICENO – *Dal presidente della Provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi riceviamo e pubblichiamo:
Resto sorpreso dal contenuto di una comunicazione inviata agli organi di stampa dalle “maestranze della Foodinvest” che, pur nella comprensione nei confronti di chi versa per una situazione drammatica per la possibile perdita del posto di lavoro, non esito a definire strampalata.
Sono disponibile a confrontarmi in ogni momento con gli autori della nota per dar conto dell’azione che stiamo svolgendo, anche in queste ore, per scongiurare l’esito peggiore per la vicenda dello stabilimento Foodinvest: se dovessero dimostrare che il nostro impegno sta andando nella direzione sbagliata, sono pronto a ricredermi.
Ciò detto, mi pare francamente spiacevole alimentare un conflitto tra lavoratori che rischiano il posto accusando la Provincia di aver tutelato lo stabilimento di Rotella con la realizzazione di opere che salvaguardino da possibili esondazioni il depuratore dell’impianto. Così come resta incomprensibile adombrare un mancato controllo da parte nostra su finanziamenti regionali (e quindi non provinciali) che sarebbero stati percepiti dal gruppo Malavolta nell’ambito delle misure del Piano di sviluppo rurale per il quale esistono appositi organi di verifica a livello regionale e sui quali quindi la Provincia non esercita alcuna autorità.
Colgo l’occasione per sottolineare come la Provincia, oltre ad esercitare le sue competenze in materia di ammortizzatori sociali, nei limiti di ciò che è nelle possibilità delle istituzioni pubbliche (non possiamo sostituirci né alle dinamiche imprenditoriali né alle procedure dei tribunali) ha cercato e sta tuttora cercando di verificare possibili soluzioni che scongiurino la cessazione definitiva dell’attività. Auspicando che l’uscita di scena del gruppo Malavolta, visti i risultati conseguiti, avvenga il prima possibile, sono in corso contatti per valutare se ci siano gli estremi per portare a termine una complessa operazione che abbia come obiettivo primario quello della salvaguardia degli stabilimenti di Porto d’Ascoli e di Rotella e, in subordine, quello del mantenimento degli attuali livelli occupazionali.
Se poi la diffidenza nei miei confronti è alimentata dalla mia scarsa attitudine a mettermi in mostra e a cercare visibilità mediatica in situazioni così drammatiche, assicuro che anche in quest’occasione darò conto soltanto del raggiungimento di risultati adeguati agli obiettivi auspicati.