SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «A volte mi sembra di sognare, non riesco a capire chi vuole davvero bene alla Samb. Forse ci si dimentica che un anno e mezzo fa si è rischiato di andare a giocare contro la Monturanese o il Centobuchi, con tutto il rispetto per queste squadre. Non siamo solo noi calciatori a doverci fare un esame di coscienza».
E’ lo sfogo di Stefano Visi dopo il k.o. di Coppa Italia contro il San Marino. I fischi e i cori di disapprovazione dei pochi tifosi accorsi per l’occasione al Riviera, hanno indispettito (eufemismo) il portiere rossoblu.
«Quello che mi chiedo è perché, con sole nove partite alla conclusione del campionato e con all’orizzonte un calendario tremendo, non si riesca a trovare un po’ di equilibrio. E’ una cosa che mi dà fastidio: adesso si decide il futuro di un’intera città, capisco il malcontento, ma mi auguro che quelli che dicono di volere bene alla Samb ci daranno una mano».
«Non è il momento dei processi – continua Visi – dico solo che abbiamo fatto una rincorsa importante in campionato e dopo due sconfitte contro due signore squadre (Lucchese e Perugia, ndr) non è detto che debba essere tutto da buttare via. Abbiamo la sfortuna di giocare in un torneo in cui le altre pretendenti alla salvezza corrono. Forse non ci si rende conto di quanto sia importante per San Benedetto avere la squadra in Serie C1: questa salvezza vale più di uno scudetto».
Meno polemico Ottavio Palladini, che comunque mette il dito nella piaga: «Abbiamo perso contro il San Marino perché in questo momento ci manca la serenità. Per quanto mi riguarda c’è grande amarezza e rammarico, perché un risultato positivo avrebbe potuto lenire la delusione per la sconfitta di Perugia. E invece questa sconfitta non fa altro che acuire le tensioni di questi giorni».
«Ci tenevamo a questa qualificazione, peccato» prosegue nella sua disamina l’esperto centrocampista rossoblu. «Quando manca la tranquillità diventa tutto più difficile, ma non commettiamo l’errore di ricadere nella situazione di tre o quattro mesi fa, buttando all’aria il lavoro svolto sinora. La contestazione dei tifosi? Sta a noi: dobbiamo essere bravi a preparare bene la partita con l’Arezzo. Dobbiamo fare quadrato per centrare l’obiettivo salvezza. Che passa soprattutto nel nostro stadio, visto che giocheremo 5 partite su 9 al Riviera».