MARTINSICURO – «La maggioranza sta cercando di dialogare il più possibile con la minoranza, cercando di coinvolgerla nelle varie attività amministrative. Mi dispiace pertanto che ci venga fatto a torto un rimprovero su questa nostra intenzione»: è piuttosto categorico il sindaco Di Salvatore nel rispondere a Romano Antonini alle accuse di aver voluto preferire nell’elezione del componente del Collegio dei revisori un rappresentante di Città attiva, come per “bilanciare” la precedente elezione di Paci all’Unione dei Comuni.

E la disputa sulle nomine è stata appunto l’origine di una serie di screzi tra i due gruppi consiliari di minoranza di Città Attiva e Il tuo Domani nel corso degli ultimi tempi, con accuse reciproche su improbabili tacite alleanze con la maggioranza a discapito dell’avversario gruppo di minoranza. Una situazione che ha visto l’opposizione opporsi a se stessa, oltre che alla stessa maggioranza.

«Non stiamo qui a fare la gara a chi ha più cariche – ha affermato Romano Antonini de Il tuo domani ai consiglieri di Città Attiva – perché se un consigliere ha voglia di lavorare può farlo anche senza avere nessuna nomina. Ci avete accusato di tessere trame oscure e mentre noi abbiamo cercato un incontro chiarificatore per decidere il candidato per il collegio, non abbiamo ottenuto risposta».

«La risposta c’è stata – risponde Ciapanna – e la mattina dell’elezione vi abbiamo illustrato quale sarebbe stato il nostro candidato».

E dopo i vari botta e risposta dei consiglieri di opposizione sulle modalità di elezione del rappresentante dell’unione dei Comuni e del Collegio dei Revisori dei Conti, alla fine dai contenuti delle accuse si è passati alle modalità con cui queste sono state diffuse, non solo a mezzo stampa e sui rispettivi siti internet, ma anche attraverso i diversi proclami e manifesti affissi in Piazza Cavour.

Sistema al quale nessuna delle parti politiche, sia di maggioranza che di opposizione, si è sottratta nel corso degli ultimi mesi, attraverso lunghi monologhi attaccati gli uni vicini agli altri su un muro della piazza e sottoposti all’attenzione dei passanti.

«Smettetela si scrivere accuse sui manifesti» ha accusato Antonini, ottenendo la risposta di Ciapanna: «I manifesti e le accuse sono stati scritti da tutti e allora diamo il buon esempio, a fine consiglio andiamo insieme in piazza e togliamoli tutti».