SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Dopo i 35 mila euro per l’abat-jour di Piazza Cesare Battisti (la scultura “Vale & Tino“, ndr), pensavamo ad una pausa di riflessione che permettesse a questa giunta di recepire le vere e varie necessità dei cittadini, invece ci siamo accorti che l’attività di questi Robin Hood al rovescio, è senza soluzione di continuità. Con delibera numero 20 di questo mese hanno concesso un contributo economico di 50 mila euro al Circolo Tennis Maggioni nel giro di venti giorni dalla richiesta, per un torneo che si terrà questa estate»: torna all’attacco il consigliere comunale di Alleanza Nazionale Pasqualino Piunti sul tema delle spese dell’amministrazione comunale.
«Questa somma – continua – è stata recuperata attraverso una minore spesa riscontrata nell’ambito della sopraelevazione del Centro Sociale Primavera. Non abbiamo nulla contro il Circolo Tennis, detto questo, però, per una amministrazione che ha un assessorato alla solidarietà ci sembra una scelta “singolare”, anche in virtù di diverse situazioni strane».
Piunti cita le quasi 300 famiglie («Già mazzolate con l’addizionale Irpef dei mesi scorsi») che hanno ricevuto 110 euro a nucleo, dividendo i 30 mila euro stanziati dal Comune, oltre che la bocciofila posta nelle vicinanze del Circolo Tennis che ha «bisogno urgente di interventi, essendo addirittura il bagno inagibile. In una mia interrogazione del 21 settembre il sindaco si impegnò di sanare quelle iniquità, ma ad oggi, dopo oltre cinque mesi, non si sono trovate le risorse per risolvere questi disagi. Però in 20 giorni sono riusciti a reperire 50 mila euro per un torneo da disputarsi nella struttura adiacente».
«Quindi il sindaco “operaio” – ironizza il consigliere comunale – di fronte ad una situazione economica ed occupazionale, che definire difficile è un eufemismo, “brucia” in pochi giorni 85 mila euro dei gentili contribuenti per soluzioni che creano perplessità riguardo le ricadute benefiche sulla città. L’eroe della foresta di Nottingham toglieva ai ricchi per dare ai poveri. Invece il “democratico” della riserva naturale Sentina sembra fare l’esatto contrario. E la sinistra? Essendo diventata arcobaleno, ne subisce (in silenzio) di tutti i colori».