SAN BENEDETTO DEL TRONTO – È una voce che si fa sentire quella di Giuseppe Ricci, presidente nazionale degli Imprenditori turistici balneari aderenti a Federturismo-Confindustria. Reclama ascolto e pretende attenzione dopo il rifiuto da parte del Governo di inserire il tema dei canoni demaniali all’interno del decreto “Milleproroghe”.
Con una lettera a Francesco Rutelli, vice presidente del Consiglio con delega al Turismo, Ricci spiega con quanto «sconcerto e sconforto apprendiamo la notizia dell’ennesimo ostruzionismo fatto dal Gruppo dei Verdi alla possibilità di inserimento nel decreto “Milleproroghe” dove gli imprenditori italiani hanno sperato fino all’ultimo di trovare una sponda cui aggrapparsi per far presente agli addetti ai lavori l’assurdità dei principi stabiliti ai fini del computo dei canoni concessori».
Con tono distaccato e freddo Ricci prosegue scrivendo al Ministro che «il suo disinteresse ci sta facendo precipitare sempre più velocemente verso un punto di non ritorno. Molte aziende stanno giungendo al collasso; altre, ancora hanno in piedi contenziosi di non poco conto causa oggettive difficoltà di interpretazione tuttora permanenti; altre, infine, saranno in grado di far fronte ai nuovi canoni demaniali solo andando a raddoppiare o a triplicare le tariffe alla clientela».
Conclude la lettera augurando a Rutelli un buon lavoro in attesa delle elezioni a Primo Cittadino di Roma e confidando «di trovare nei suoi successori orecchie più sensibili e occhi più attenti a non permettere ingerenze capaci di cancellare opportunità e frenare stimoli al rinnovamento».
Nel portare avanti la sua personale battaglia Ricci invita tutti gli operatori turistici balneari all’incontro dal titolo “Ma quale impresa turistica balneare?” che si terrà lunedì 3 marzo alle 15.30 nella Sala convegni Fiera a Marina di Carrara, all’interno di Balnearia, il “Nono Salone Professionale delle Attrezzature Balneari & Arredo per l’Esterno”. In tale occasione si discuterà di canoni demaniali, di armonizzazione e sviluppo del settore turistico balneare, dei piani formativi per il settore turistico balneare, delle problematiche sulla qualificazione e della ricerca di personale di tipo stagionale.
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vorrei unirmi all'amarezza manifestata da Ricci per la mancata approvazione del decreto milleproroghe. Era l'ultima speranza che non imprenditori turistici balneari avevamo e sognavamo. E pensare che l'on. Rutelli, ben si era proposto nell'intevenire al fine di modificare le assurde determinazioni dei canoni, promettendo un suo personale interessamento alla questione. Nulla di tutto questo! La canzone di Mina regna sovrana:parole, parole, parole. Pensevamo che nella sua veste di Vice presidente del consiglio con deleghe al turismo, potesse avere più voce in capitolo nel settore di sua specifica competenza ed invece pare che sia stato sovrastato dalla volontà del partito dei… Leggi il resto »
Caro Ricci, non deporre le armi. Continua a batterti per questa giusta ed equa causa. Si comprende la tua amarezza ma daltra parte cosa si poteva attendere da certi politici? Predicano bene ma razzolano male. Molti titolari di stabilimenti balneari sono al vero collasso e pensano di ritirarsi collettività. Possibile che non riesca a capire che gli spaghetti, il sole e la pizza non sono più la prerogativa bellitalia. Nazioni costiere a noi vicine ci hanno subissato in campo turistico. Come è possibile pensare che una penisola come la nostra, che del turismo balneare ne debba fare inevitabile virtù, sia… Leggi il resto »
Sono operatore balneare della versilia, avremo nel comune di pietrasanta tutti un aumento per la verifica sulla lunghezza della spiaggia delle nostre concessioni che i tecnici comunali hanno misurato e reso valida in un periodo di bassissima marea con mare particolarmente arretrato e spiaggia lunga.(una unica misurazione che non tiene conto di quando il mare e' mosso e la spiaggia sparisce)
Ora si annuncia un'altra batosta economica.
Dobbiamo reagire compatti.Basta fare le pecore e pagare.
Il turismo italiano e'in agonia ,non vogliamo arrenderci alla morte e tentiamo il tutto per tutto.