SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La sconfitta di Perugia, la classifica tornata a complicarsi maledettamente e all’orizzonte un finale di campionato tutto in salita. Ma anche la sfida di ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia di Serie C.
La Samb ha ripreso a lavorare assorta nei pensieri. E sono pensieri per nulla positivi. Gli uomini di Piccioni dovranno loro malgrado fare i conti con la partita di mercoledì pomeriggio (alle ore 18 il fischio d’inizio) contro il San Marino, ospite al Riviera.
Si parte dall’1-1 maturato all’andata. Ai rossoblu basterebbe anche lo 0-0. Nel caso maturasse, dopo il 90′, un altro 1-1, si giocheranno due tempi supplementari da 15′ ciascuno. Qualora dovesse persistere il risultato di parità si procederà alla battuta dei calci di rigore. Chi passa il turno in semifinale affronterò la vincente della sfida tra Benevento e Sorrento (vittoria sannita, per 1-0, all’andata).
NOTIZIARIO Seduta defatigante per chi ha giocato a Perugia, più sostenuta per gli altri. Rossoblu di nuovo al lavoro nel pomeriggio, sul prato del Riviera. Assenti gli infortunati Soddimo e Alteri, non hanno preso parte all’allenamento nemmeno Moi – in piscina per rimettersi dai fastidi alla schiena – e Palladini, con quest’ultimo che ha il pollice della mano destra gonfio per una botta rimediata domenica al “Curi”.
LA SOSTA, POI DUE MESI DI FUOCO Nove incontri, 27 punti in palio. La Samb, dopo la sosta, dovrà rimettersi a macinare punti. Ce ne vorranno più della metà per sperare nella salvezza diretta. Alle porte un marzo durissimo. Aprile forse lo sarà ancora di più.
Si ripartirà domenica 9 con l’Arezzo, ospite al Riviera. Poi, la settimana successiva, la trasferta di Crotone. Due turni casalinghi filati a cavallo della Pasqua: Pistoiese e Gallipoli. Si entra in aprile con la delicata trasferta di Castellammare di Stabia. Di scontro diretto in scontro diretto, perché 7 giorni dopo al Riviera arriva il Potenza. E che dire della sfida in casa della Massese? Vietato sbagliare anche in Toscana.
Seguiranno il derby con l’Ancona (27 aprile) e la gara di San Giovanni Valdarno. Facile la conclusione: ci auguriamo che non si debba attendere maggio per festeggiare la salvezza. Ma i presupposti, purtroppo, sono tutto meno che incoraggianti.