* Docente universitario e membro della Commissione Edilizia Integrata

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In risposta all’articolo di Pier Giorgio Camaioni (PGC) pubblicato da Sambenedettoggi.it, dal titolo “Pontificare pontificare pontificare preferisco il bacio di Lodola“, pubblichiamo la risposta di Cristiano Marchegiani.

Vorrei rispondere all’accusa di voler io “pontificare”, mossa da tale PGC su “Sambenedetto Oggi”, in merito alle polemiche suscitate dalla “scultura luminosa” di Lodola in piazza Battisti: polemiche alimentate anche dal mio intervento apparso sulla stampa locale subito dopo l’inaugurazione.
Premetto che, come PGC (mio concittadino?) vorrei sempre più bella la mia città: certo, col concorso anche delle espressioni artistiche del nostro tempo. Ma bellezza è anche ciò che garantisce la conservazione di una memoria storica quale irripetibile patrimonio collettivo.
PGC ha ragione ad opporre al grigiore della Nazionale, infestata dal traffico pesante, i “luminosi ragazzi colorati” concepiti da Lodola, che pure avevo definito “puerili“: perché tali sono – ma in senso buono – in un contesto burocraticamente neoclassico ed eclettico (edificio della banca a parte).
PGC ha torto, invece, ad attribuirmi affermazioni che non ho fatto, ricomponendo frammenti del mio articolo in modo distorto e contorto.
L'”armonia” e la “pacatezza” di cui parlavo non sono certo – purtroppo – qualità della Nazionale, ma piuttosto di via XX Settembre (che però PGC si guarda bene dal nominare). Motivo di riprovazione mia e di tanti altri è proprio l’aver trovato la “scultura luminosa” in fondo alla bella strada nel cuore della vecchia San Benedetto: via riqualificata di recente, ricca di memorie e atmosfere d’epoca, e di speciali valori ambientali, oltre che architettonici. Bastava spostare di qualche metro verso sud il “monumento”, ed ecco che l’opera di Lodola, da oggetto disarmonico e stridente in fondo all’armoniosa prospettiva di via XX Settembre, avrebbe aggiunto un nuovo valore alla storica piazza, grazie anche all’effetto di sorpresa per il turista proveniente dal centro.
PGC scrive che “Vale e Tino” sono per fortuna arrivati “senza chiedere permesso” a me, presuntuoso pontificatore. Dimentica che non hanno chiesto permesso a nessuno. Io, semmai, da membro della Commissione edilizia integrata (dettaglio che non interessa PGC), ho scritto della mia delusione perché questa non è stata consultata per un consiglio: perché la Commissione vorrebbe essere utile alla città, non solo per le ordinarie pratiche edilizie, ma anche per salvaguardarne i valori consolidati, e per migliorare ed accrescere sempre di più in positivo la qualità urbana.