SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Francia, Africa, New York. Per il suo 15º compleanno la Fondazione Libero Bizzarri vola alto e non si fa mancare nulla. Una luce nuova, dunque, che fa presagire una settimana decisamente interessante. Dall’11 al 18 ottobre 2008 infatti si svolgerà a San Benedetto del Tronto, Grottammare e Cupra Marittima, la 15ª edizione del documentario Premio Libero Bizzarri che si presenta in una veste rinnovata già a partire dal suo assetto interno.
Al posto di un direttore artistico, ci sarà quest’anno un pool di direzione coordinato da Massimo Consorti e Fabrizio Pesiri. Al pool di direzione si affiancherà inoltre un pool di pensatori, tra cui Gualtiero De Santi, Stefano Cantucci e Stefano Moncherini, che svolgeranno la mansione di “suggeritori”, coadiutori nelle scelte – riguardanti il cinema e non – da fare.
Per ciò che concerne invece l’iter della rassegna, come la scorsa edizione si articoleranno più sezioni, tra cui, l’ormai storica “Media ed Educazione” e la rivelazione dello scorso anno, la giovanissima “Il nostro tempo è ora”. A queste si affiancheranno “Italia/Francia Doc”, la novità forse più significativa di questo 2008, un concorso/confronto, all’interno del quale verranno trasmessi venti documentari, francesi e italiani, giudicati in seguito da una giuria internazionale. Le opere verranno non solo giudicate, ma vivisezionate, scandagliate e analizzate da quattro punti di vista differenti: tematico, tecnico, produttivo e distributivo.
Ci sarà poi una sezione dedicata all’Africa, “Mother Africa”, un progetto realizzato con la collaborazione di Vincenzo Reggia; un tentativo di entrare nella produzione cinematografica del Continente Nero, che vedrà la realizzazione di cinque documentari affidata a cinque giovani autori senegalesi che indagheranno la realtà di Dakar.
La sezione dedicata all’architettura invece quest’anno prenderà spunto dall’America e più precisamente da New York. Si incentrerà infatti sulla mostra newyorkese “Design for the others”, una mostra sul design dei paesi in via di sviluppo. Con “Out Format”, si creerà una sezione sperimentale in cui si creerà, allestirà e animerà uno spazio visivo dove i giovani potranno, attraverso il multimediale, rivestire un ruolo attivo nell’ambito della produzione audiovisiva.
Infine, la novità forse più importante sarà il luogo in cui la rassegna festeggerà i suoi 15 anni. Dopo aver fatto da spola lo scorso ottobre tra Grottammae e Cupra Marittima, quest’anno tornerà anche a casa. Riaprirà infatti in aprile il teatro Concordia. La rassegna è patrocinata dalla Provincia di Ascoli Piceno, dal Comune di San Benedetto del Tronto, dalla Fondazione Carisap e dal Consorzio Piceno.
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"la novità forse più significativa di questo 2008, un concorso/confronto, all’interno del quale verranno trasmessi venti documentari"
I documentari al festival vengono proiettati e NON trasmessi.
trasmessi agli utenti del sistema culturale piceno, trasmessi alla consapevolezza artistica di tutti noi, trasmessi alla nostra cultura, trasmessi a noi e alla nostra voglia di capire proiettati ha un che di polveroso, non trova caro teacher? dà l'idea dei vecchi cinema polverosi, con fumo di sigarette, pop corn frantumati sotto i piedi, sporcizia… i documentari al festival ci sono… i documentari al festival sono fruiti… i documentati al festival sono una bella cosa viva la trasmissione del sapere, abbasso la proiezione di quello che ci fa comodo, di quello che ci piace sentire. La cultura serve anche se non… Leggi il resto »
No, non trovo.
Non credo assolutamente che la magia del cinema e delle proiezioni abbiano un che di polveroso nè tantomeno di sporcizia.
I documentari non trasmettono informazioni, comunicano emozioni.
Non stiamo parlando, spero, di inchieste giornalistiche, ma di cinema documentario.