SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Troveremo un ambiente difficile? Lo sarà molto di più per il Perugia che, avendo deluso le aspettative di inizio stagione, avrà i propri tifosi contro. Prevedo poca gente sugli spalti e un clima ostile. Con quel campo, un tappeto, la Samb potrà giocare il suo calcio. Insomma, nel complesso mi aspetto una situazione favorevole».
Superman Ferrini, come lo ha ribattezzato il nostro giornale dopo la vittoria nel derby contro il Pescara [cliccate QUI], è tornato. La frattura al naso rimediata nel match casalingo contro il Martina è ormai alle spalle. Il centrocampista romagnolo martedì scorso ha ripreso ad allenarsi e ora, lui che è un ex, al “Curi” di Perugia è pronto a riprendersi la maglia numero 8. Indosserà una mascherina protettiva: «Mi dà un po’ fastidio, ma mi ci devo abituare. Per forza».
Domenica non vuole mancare per nessuna ragione al mondo: «Stare fuori fa soffrire, mi pesa. Nonostante fossi lontano comunque, domenica ho lottato mentalmente con la squadra. Peccato, il risultato di Lucca è stato bugiardo. Speriamo di rifarci a Perugia».
In Umbria il rossoblu ha vissuto cinque mesi, dal gennaio al maggio 2007. Appena 8 le presenze racimolate. «Ho giocato sia da terzino che da esterno di centrocampo. E’ stata, nel complesso, un’esperienza piacevole. Sono riuscito a disputare uno scorcio di campionato abbastanza buono, poi mi ha fermato la pubalgia. Domenica ritroverò un ambiente e dei compagni che mi hanno dato tanto».
C’è un episodio o un momento della stagione in biancorosso che vorrebbe cancellare?
«Sicuramente l’ultimissima parte. Dopo la pubalgia è arrivata la sconfitta nel derby di Terni (a fine aprile, ndr), sconfitta che ci ha aperto uno scenario drastico, tant’è che per allenarci ci siamo dovuti fare scortare dalla Digos. I tifosi erano molto arrabbiati».
Che partita sarà quella di domenica prossima?
«Mi aspetto una gara aperta, del resto di fronte ci sono due squadre che non rinunciano a giocare al calcio. Saranno comunque gli episodi a decidere l’incontro. Noi abbacchiati per il k.o. di Lucca? L’umore della Samb è sempre alto, anche perché il nostro ruolino di marcia è importante. L’obiettivo è quello di andare a Perugia per riprenderci quanto perso domenica scorsa».
Il “Curi” sarà un banco di prova importante per una Samb che in trasferta fatica maledettamente.
«Sotto l’aspetto del gioco facciamo sempre e comunque la nostra parte: se le partite si potessero vincere ai punti, la classifica sarebbe migliore. Speriamo di poter sfatare questo tabù fuori casa: l’importante sarà giocare con la consapevolezza di poter dire la nostra, anche contro una squadra forte come il Perugia».
Si è fermato in un momento di forma strepitosa. Teme di pagare questo stop forzato?
«Mi auguro di riprendere il discorso dove l’avevo lasciato. In ogni caso ci terrei a sottolineare che se Ferrini stava facendo così bene il merito era anche e soprattutto dei compagni di squadra. Da soli si fa ben poca strada».
Domenica il Potenza, la squadra che staziona al sestultimo posto, l’ultimo che garantisce la salvezza diretta, riceve la Sangiovannese. Sulla carta arriveranno i 3 punti. Tradotto: voi a Perugia non potete fallire.
«Concordo. L’importante sarà non perdere, anche se scenderemo in campo per i 3 punti, cercando di fare leva sulla situazione ambientale favorevole. Dovremo essere bravi a non forzare troppo, a Lucca si è persa una partita nella quale alla fine anche il pareggio poteva farci comodo».
Novità sul tuo futuro e la possibilità di restare a San Benedetto?
«Stando alle parole del mio procuratore un accordo con il Cesena si dovrebbe trovare, anche se molto dipenderà dall’esito del campionato dei bianconeri. Io ad ogni modo ho espresso in modo deciso la volontà di restare qui. Sono fiducioso, non ci dovrebbero essere grossi problemi, anche se non dipende da me».