SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Circolazione stradale sempre più sicura e libera da ostacoli burocratici e fiscali. È fra le maggiori preoccupazioni di chi, più di ogni altro, usa l’auto per motivi di lavoro, come ad esempio gli agenti e rappresentanti di commercio.

Per rendere concreta la possibilità di offrire una soluzione a tali problemi, Tullio Luciani – presidente degli agenti e dei rappresentanti aderenti alla Confcommercio – ha avviato presso la sede sambenedettese di questa associazione di categoria un vero e proprio “Osservatorio sulla Sicurezza Stradale” a cui gli agenti e rappresentanti di commercio possono riferirsi, per segnalare tutte le difficoltà incontrate nel percorrere ogni giorno le locali strade statali, provinciali e comunali; e quindi per suggerire anche possibili interventi migliorativi.

Le segnalazioni così raccolte verranno adeguatamente vagliate da Luciani e dai suoi collaboratori e poi inoltrate alle competenti amministrazioni «sia per risolvere i problemi segnalati dai colleghi, sia per svolgere un servizio nell’interesse dell’intera collettività», spiega Luciani. Che ricorda come tutti potranno inoltrare le proprie segnalazioni anche via e-mail all’indirizzo sanbenedetto@confcommercio-servizi.it

Dunque continua e si approfondisce l’iniziativa di Tullio Luciani tesa a porre l’attenzione sul fatto che gli agenti e i rappresentanti continuano a trovare sempre nuove difficoltà nel proprio lavoro quotidiano, fatto in gran parte di chilometri e chilometri al volante della propria auto.

Ad esempio sul fatto che varie strade dell’entroterra piceno meriterebbero una più adeguata manutenzione e una segnaletica più chiara. E che inoltre andrebbero rivisti limiti di velocità troppo bassi che, su strade a scorrimento veloce, servono più ad intralciare la circolazione che a non a tutelare la sicurezza.

Interpretando così le lamentele di vari colleghi, Tullio Luciani ha pensato di recepirle e anzi di trasformare queste proteste in proposte, per puntare ad un’utile collaborazione con i Comuni e con l’amministrazione provinciale di Ascoli Piceno.

Come si ricorderà, già nel settembre scorso [clicca qui] lo stesso Tullio Luciani aveva lanciato un appello a tutti i sindaci della provincia di Ascoli Piceno affinché non “prendessero esempio” da quei loro colleghi che in molti comuni italiani hanno fatto un uso smodato degli autovelox teso ad infliggere multe in quantità esponenziale per ripianare i rispettivi bilanci con il ricavato del surrettizio “gettito” così prodotto.

«Dopo quell’appello salvo qualche eccezione, dalle nostre parti i “semafori a tranello” (con lo scatto del rosso solo dopo pochi secondi di giallo) per fortuna non si sono visti», conclude soddisfatto Luciani.