Dal numero 715 di Riviera Oggi
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ci siamo: giovedì 21 febbraio si terrà la commissione consiliare congiunta alla presenza dei proprietari della Samb e dei loro tecnici e progettisti, di fronte a maggioranza, opposizione e associazioni cittadine. Finalmente sarà reso pubblico il progetto dei fratelli Tormenti per la messa a norma dello stadio Riviera delle Palme.
I proprietari del club rossoblu propongono infatti la realizzazione di una zona commerciale (foresteria, albergo, ristorante, palestre, uffici e sale convegni) attraverso la quale recuperare, con il tempo, i tre milioni di euro necessari per la risistemazione dell’impianto di Viale dello Sport.
Ma i tifosi cosa pensano di questa soluzione? I più non si mostrano contenti , temendo soprattutto che la spesa sia troppo azzardata per la realizzazione di una struttura che potrebbe non rivelarsi poi così utile in futuro.
Marco Marini, trentenne, dice che è un investimento assurdo e inutile: «Più che giusto mettere a norma lo stadio, ma tutto il resto lo si fa solo a scopo di lucro, senza guardare a quello che vogliono davvero i tifosi o alle esigenze della squadra».
«Allora – aggiunge Gianluca De Renziis – perché non si utilizza quel denaro per fare qualcosa di veramente utile, come ad esempio un impianto di videosorveglianza?». E ancora Marini: «Io tra l’altro mi chiedo cosa succederà il giorno in cui i fratelli Tormenti decideranno di vendere la Samb ma non la struttura che avranno costruito. La Samb fallirà pagando l’affitto per utilizzare l’area oltre a quello che già paga per lo stadio».
Massimo Spinozzi, 29 anni, è una voce un po’ fuori dal coro: «Io non sono così in disaccordo, purché non sia una realizzazione spropositata. Del resto se un imprenditore acquista una squadra è perché ci vuole guadagnare e quando il calcio diventa professionismo è ovvio che dietro ci sia un giro di denaro. Occorre stare con i piedi per terra».
Tra i tifosi ci sono anche delle donne. Felicia Infriccioli ad esempio si trova anche lei in assoluto disaccordo con il progetto: «Spendere tutti quei soldi per far poi distruggere le strutture ai tifosi che verranno in trasferta? Sappiamo tutti che quanto viene realizzato in uno stadio non dura a lungo proprio grazie all’inciviltà di alcuni gruppi ultras. A me non sembra una cosa fattibile».
Francesco Giorgi infine, 18 anni appena compiuti, propone una soluzione: «Il Comune non può certamente spendere una cifra così esosa, e l’idea di ammortizzare la spesa con un intervento del genere non è poi così errata secondo me. Il fatto è che però si devono mettere le cose in chiaro subito riguardo alla gestione degli spazi. Penso che la Samb dovrebbe poterli utilizzare gratuitamente anche in caso di cessione della squadra da parte dei Tormenti, mentre altre società sportive che vorranno utilizzare la struttura pagheranno. Sarebbe come pagare il normale affitto di una palestra o di un’area qualsiasi».