da Riviera Oggi numero 714
ACQUAVIVA PICENA – Donati batte il sette; Infriccioli segue a ruota. Continua, infatti, la perdurante assenza dal Consiglio Comunale acquavivano del consigliere del Partito Democratico e di quello di Forza Italia (di entrambi, nessuna traccia neanche lo scorso 8 febbraio), in una sorta di incomprensibile (per i cittadini) accordo bipartisan, fondato, invece che sulla partecipazione, sull’assenza dai luoghi a cui si è avuto diritto in base al voto popolare.
Una “non notizia”, dunque? Niente affatto. A scanso di equivoci: chi scrive – e questa testata – non cavalca battaglie politiche, partitiche o, peggio ancora, personali. Ma crediamo nel nostro dovere-diritto di cronaca, e pensiamo che i cittadini acquavivani abbiano diritto di conoscere, ancor prima di ogni altra considerazione sui loro politici (capacità, onestà) se questi dedicano almeno un poco del loro tempo per assolvere la funzione per la quale si sono presentati.
Ricordiamo infatti che nel sistema elettorale con cui gli acquavivani hanno votato alle ultime elezioni, tutti coloro che sono stati inseriti nelle liste hanno implicitamente richiesto un voto per assolvere alla funzione di consigliere comunale. E’ solo il sindaco, poi, che deve decidere a chi assegnare il ruolo di assessore.
Sandro Donati, consigliere regionale e uno dei “pezzi da novanta” del Partito in Riviera, sperava forse in una maggiore visibilità se la sua coalizione avesse vinto le elezioni, assegnando al pur votatissimo consigliere un congruo incarico assessorile. Ma il centrosinistra è franato su se stesso, e Donati, pochi giorni dopo le elezioni, ha dichiarato che si sarebbe dimesso da consigliere. Nulla di questo è avvenuto, nonostante Donati non abbia partecipato a nessun consiglio comunale.
Diverso il caso di
Andrea Infriccioli (che non ha tessere politiche e ci scusiamo di un errore sul nostro settimanale, ndr): dinamicissimo assessore al Turismo nella passato mandato, aveva creato però non pochi problemi al resto della giunta per troppe decisioni prese autonomamente. Da qui, vi era stato un tacito accordo, da parte della maggioranza, di candidarlo alle elezioni ma di escluderlo da nuovi incarichi come assessore (nonostante il buon pacchetto di voti ottenuto); Infriccioli si è dovuto contentare del ruolo di capogruppo consiliare della maggioranza, ruolo che però non sta in pratica assolvendo, perché da mesi non partecipa ad alcun incontro.
Così vanno le cose.