TERAMO – Sarà presto riaperta la discarica di Tortoreto, che unitamente a quella di Atri e di Grasciano di Notaresco provvederà allo smaltimento di una parte dei rifiuti solidi urbani della provincia di Teramo. La decisione è stata presa nell’incontro che si è tenuto ieri lunedì 11 febbraio tra Provincia, Sindaci e Consorzi sugli interventi da effettuare per il trattamento dei rifiuti in funzione della prossima costituzione dell’Ato provinciale.

All’incontro hanno partecipato il sindaco di Teramo, Gianni Chiodi; quello di Pineto, Luciano Monticelli; il primo cittadino di Roseto, Franco Di Bonaventura; il commissario pro-tempore del Consorzio Piomba – Fino, Guerino Cilli, dal presidente dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata, Emiliano di Matteo, dall’assessore provinciale all’ambiente, Antonio Assogna. La riunione è stata coordinata dal presidente della Provincia Ernino D’Agostino e coadiuvata dai tecnici dell’ente e della Regione.

L’obiettivo prefissato è quello di recuperare almeno 200 mila metri cubi, in due anni, per lo smaltimento dei rifiuti, in attesa di nuovi impianti. Intanto ancora per un anno i rifiuti teramani saranno portati altrove.

Sulla base della ricognizione compiuta dalla Regione, nel caso di Atri entro tre mesi sarebbero utilizzabili 21 mila metri e nell’arco di 6 mesi altri 90 mila metri cubi; per Tortoreto si andrà avanti con il piano di adeguamento (che deve sottoposto a tutte le procedure amministrative) e che prevede un ampliamento per circa 250 mila metri cubi; a Grasciano si dovrebbe modificare il progetto di ampliamento, riducendolo da 90 mila a 70 mila metri cubi, in maniera da non incorrere nel vincolo del Pai. Anche la discarica La Torre è stata oggetto di analisi per una possibile riapertura e si attenderà quindi la relativa valutazione tecnica da parte della Regione.

Nei prossimi giorni inoltre, la Provincia dovrà attivarsi per proporre a Chieti e a Pescara di sottoscrivere appositi Accordi di programma che consentano di continuare a trasferire nelle altre due Province i rifiuti teramani, almeno per i prossimi mesi.