SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Sono pessimista, i tempi purtroppo sono strettissimi». Così Gianni Tormenti nel dopo partita di Samb-Martina in merito all’approvazione del progetto per la messa a norma definitiva dello stadio Riviera delle Palme (cliccate QUI).
I proprietari del club rossoblu propongono una serie di interventi (foresteria, albergo, ristorante, palestre, uffici e sale convegni) attraverso i quali recuperare, con il tempo, i 3 milioni di euro neccessari per la risistemazione dell’impianto di Viale dello Sport. Dall’altra parte l’amministrazione nicchia e non si esprimerà in merito prima di un paio di settimane.
L’incontro con il sindaco Gaspari, avvenuto nella serata di sabato, non è stato foriero di novità. L’unica certezza? L’obbligo, entro il 30 giugno, di mettere a norma, secondo i dettami del decreto Amato, il Riviera.
Il faccia a faccia con il primo cittadino è stato, anche stavolta, interlocutorio. Sintesi: le parti restano distanti. «Ci siamo riproposti di sentirci nei prossimi giorni» ha spiegato Tormenti. «L’amministrazione sta valutando la nostra proposta, aspettiamo. Ho già parlato chiaro in proposito: l’indirizzo nazionale è quello di fare diventare gli stadi luoghi da non sfruttare solo il giorno della partita. Il problema è che non c’è più tempo: o entro il 30 giugno il Riviera è a norma, oppure oltre alla mancata iscrizione al prossimo campionato ci verrà ritirato il titolo sportivo».
Il sindaco Giovanni Gaspari d’altro canto, pare meno pessimista. Almeno a parole: «Se i progetti dei fratelli Tormenti sono seri e fattibili perché dovrebbero essere sfiduciati? Se credono veramente nelle idee che ci hanno proposto il Comune le esaminerà e le valuterà con tranquillità. Ne discuteremo».
Il primo cittadino ha poi rivelato: «Lunedì insieme al consigliere Pino Nico convocheremo le commissioni consiliari competenti sul patrimonio pubblico e sulla pianificazione urbanistica. I progettisti della Samb illustreranno pubblicamente le idee per la messa a norma dello stadio. I tempi sono stretti? La commissione si terrà a stretto giro di posta».

In realtà c’è di più: quello che non convince pienamente l’amministrazione comunale è che la parte immobiliare prevista nel progetto presentato dagli imprenditori di Martinsicuro, fa riferimento ad un’altra società che non porta il loro nome. In sintesi: i Tormenti continuerebbero a gestire in prima persona la Samb, mentre spetterebbe a un’altra entità la gestione dello stadio.
Ha collaborato Oliver Panichi