ASCOLI PICENO – Ingegnosi e spavaldi si erano dati da fare e avevano messo su un gruppo criminoso con l’intento di frodare ignare società sparse per il territorio nazionale, finché non sono stati bloccati dalla Guardia di Finanza di Ascoli Piceno.
Otto persone operanti tra Abruzzo e Marche sono state denunciate nei giorni scorsi con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta.
Avevano messo in atto un piano industrioso che consisteva nel porre a capo di una società, operante nel settore dei trasporti, amministratori reclutati tra persone nullatenenti o già coinvolte in problemi con la giustizia, successivamente venivano trasferite le merci e i beni strumentali della società verso altre imprese riconducibili – direttamente o indirettamente – agli stessi soggetti, il tutto in tempi vicini alla sentenza di fallimento. I beni e le merci distratte dal patrimonio societario, del valore ci circa 800 mila euro, venivano poi acquistate negli ultimi mesi di vita della società da aziende situate in diverse località d’Italia alle quali era naturalmente occultato lo stato di insolvenza della società.
Gli ignari fornitori da un lato vedevano il loro credito riconosciuto dal curatore fallimentare, dall’altro tuttavia si trovavano di fronte a un attivo fallimentare assolutamente inconsistente a causa della dispersione del patrimonio societario, perpetrata dall’organizzazione.
Gli otto componenti del gruppo criminoso D’A.G., M.E., S.M. e R.G. di Roseto degli Abruzzi, C.A. di Giulianova, D.M. di Cupra Marittima, P.G. di Corropoli e L.D. di Carpineto Sinello (in provincia di Chieti) sono stati denunciati a piede libero per associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta, fatti di bancarotta fraudolenta e circostanze aggravanti della bancarotta fraudolenta.