SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Siamo rimasti sorpresi dal comportamento del Palermo. Era tutto stabilito, prezzo compreso, per la cessione in compartecipazione di Nikola Olivieri. E invece…».
E invece è finita che l’accordo verbale raggiunto la settimana passata tra la Samb e il club siciliano è andato a farsi benedire. «Ci eravamo stretti la mano e per il sottoscritto questo vale più di mille firme» si infervora il presidente rossoblu Gianni Tormenti. Che continua: «Evidentemente il mondo del calcio è questo. Quello che mi sorprende è che tra il ds Rino Foschi e il nostro Nucifora c’è un rapporto di amicizia ormai trentennale».
L’avvocato fornisce la sua versione: «Credo sia andata così: il Palermo voleva prendere Cani e Di Matteo del Pescara. Quando ha saputo che sul secondo c’era la Fiorentina, ci ha chiesto Olivieri. Una volta saltato il trasferimento di Di Matteo ai viola è saltato anche il nostro. Foschi mantiene sempre la parola che dà. Stavolta non è andata così. Se i nostri rapporti si sono deteriorati? Non lo so».
E pensare che la Samb la settimana scorsa aveva annunciato l’accordo raggiunto con la società siciliana. «Perché volevamo dare un segnale al Palermo: siamo d’accordo, Olivieri è vostro, lo togliamo dal mercato» fa Tormenti.
Sfumata l’ipotesi Palermo, per Olivieri si è fatto sotto il Lecce. Nucifora: «Ieri (giovedì, ndr) Angelozzi (ds dei salentini, ndr) ci ha proposto le due comproprietà di Giorgino e Camisa in cambio di quella di Nikola. Il problema è che avremmo dovuto discutere con i due procuratori e siccome davanti avevamo sì e no un pomeriggio, non avremmo fatto in tempo. Per questo eravamo disposti a prestare Olivieri al Lecce gratis. Poi a giugno ne avremmo riparlato. Intorno alle 14,30 però il ds dei salentini Angelozzi ci ha risposto negativamente. Inspiegabile. La sua è stata un’offerta fasulla».
Ecco allora come è tornato in auge il Pescara, sulle tracce del fantasista di Martinsicuro un paio di settimane fa. Tormenti racconta: «Ci siamo guardati negli occhi con il direttore e ci siamo detti che Olivieri non poteva restare a San Benedetto: il ragazzo non giocava più tranquillo e i tifosi lo stavano contestando continuamente. Quest’anno Nikola non ha trovato l’ambiente ideale per esprimersi, quindi l’unica soluzione era fargli cambiare aria. Nucifora ha chiamato il Pescara, chiedendo al presidente Soglia se fossero ancora interessati a Olivieri. Dopo mezz’ora ci hanno richiamato e abbiamo gettato le basi per la cessione».
«Avevamo detto che non l’avremmo ceduto al Pescara? – prosegue Tormenti – Due settimane fa non c’erano i presupposti, perché il giocatore era seguito da squadre di categoria superiore, ieri invece ci siamo trovati a fronteggiare questa situazione. Olivieri è un capitale della società e ci auguriamo che a Pescara possa ritrovarsi».
La Samb è comunque soddisfatta: «Sì, perché ci guadagniamo tutti: il giocatore che in Abruzzo può riscattarsi e giocare con maggiore continuità; la Samb che ha preso dei soldi per un prestito fino a giugno; e il Pescara se vorrà riscattarne la compartecipazione. Ci siamo peraltro preoccupati di fargli fare dal Pescara un contratto triennale, a cifre ovviamente superiori alle nostre, qualora la società dei fratelli Soglia volesse esercitare il diritto di riscatto».