SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Stranamente qualcuno oggi scrive che agli stabilimenti balneari non deve essere consentito di occupare spazi già in concessione con strutture che possono poi essere rimosse a fine stagione. Sembra che si giochi al ribasso, forse in buona fede, pensando che le attività estive tolgano lavoro a coloro che le hanno aperte tutto l’anno, quando anche i bambini sanno che i turisti che scelgono il nostro mare poi incrementano il commercio dell’intera città e del comprensorio»: Giuseppe Ricci, presidente dell’Itb Italia, risponde indirettamente – senza mai citarlo – al consigliere comunale di Rifondazione Comunista Daniele Primavera, che aveva criticato le eventuali aperture ad un Piano di Spiaggia troppo favorevole ai concessionari di spiaggia.

«Con la situazione in cui versa il turismo italiano in seguito alla crisi economica in atto cui siamo ci si aspetterebbe da parte dell’ente locale una immediata ed energica risposta atta a ridurre questo enorme divario – continua Ricci – Ci piacerebbe poter lavorare senza avere la sensazione che la miopia di qualche amministratore ci condanni di rimanere ancora impreparati a rispondere al nuovo tipo di turismo. Siamo forse indietro di 50 anni se ancora non si riesce a capire che nelle giornate di pioggia o vento strutture leggere come gazebo o tettoie permetterebbero di fornire ai turisti un minimo di opportunità per trattenersi nel luogo dove desiderano stare. E’ nostro compito permettere che i turisti abbiano un soggiorno quanto più possibile vicino alle loro aspettative».

Ricci poi critica i politici sambenedettesi: «Si presume che chi si candida in politica non aumenti ancora di più la burocrazia ma aiuti intelligentemente il commercio oggi in crisi ad accrescere le possibilità occupazionali nella nostra provincia dove numerose fabbriche purtroppo chiudono. Con molta umiltà dovrebbero ascoltare e conoscere, e non rappresentare solo se stessi anche quanto non si è all’altezza di capire i problemi di una città così complessa».

«Con l’auspicio che al più presto la nostra città torni ad essere amministrata da una classe politica di rilievo – termina Ricci – con capacità di sintesi e di dialogo con tutte le forze operative che metta fine a questo stillicidio che velocemente sta portando San Benedetto alla fine di un sogno turistico che per anni noi imprenditori turistici balneari siamo riusciti a concretizzare con le nostre intuizioni, il nostro entusiasmo, i nostri investimenti, siamo invece costretti oggi a sperare nei miracoli di qualche santo o di una primavera che non farà mai seguire una radiosa e felice estate».