SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La festa di San Benedetto dopo tanti anni tornerà ad essere celebrata il 13 di ottobre, la data più aderente alla vicenda storica del soldato martire cristiano patrono della città.
Ultimamente si è parlato di una grande rievocazione storica, promossa dalla neocostituita Pro Loco. Nulla di definitivo, ma Benito Rossi del circolo Alleanza Nazionale di Porto d’Ascoli vuole precisare non senza una certa vena polemica che «l’importante è non perdere mai di vista i veri riferimenti di una festa religiosa. Se dovessi proporre iniziative per arricchire la festa di San Benedetto Martire, la prima cosa che farei è rivolgermi al parroco della parrocchia San Benedetto Martire Romualdo Scarponi, che vive nel quartiere Paese Alto da oltre 30 anni, prima come vice del parroco Francesco Traini, morto 12 anni fa, e ora come parroco e monsignore».

«La prima immediata collaborazione sarebbe destinata al Comitato Festeggiamenti San Benedetto Martire che esiste da oltre 40 anni e mi risulta essere di diretta emanazione della parrocchia», prosegue Rossi, specificando che il parroco nomina il presidente del comitato e nomina i collaboratori per organizzare la festa.
«In questo momento il presidente è dimissionario, ma don Romualdo non ha accettato le dimissioni e, comunque, non ha sciolto il comitato», precisa Rossi, aggiungendo che si deve a Monsignor Francesco Traini la processione in mare lungo il tratto Cupramarittima–San Benedetto che venne istituita nel 1964.

«La festa civile è solo un corollario della festa religiosa che spetta alla Chiesa e che la Chiesa, a quanto risulta, non intende certo delegare a nessuno salvo, per la logistica, al comitato festeggiamenti che è a suo diretto contatto.
Detto e premesso ciò chiedo ufficialmente al Presidente del Consiglio se esistono variazioni in merito alla organizzazione della Festa del Patrono».