GROTTAMMARE -«Occorre dare fiducia alle idee dei giovani, che debbono essere coadiuvati dall’esperienza degli attuali politici». È questa la piena convinzione del dottor Franco Falasca Zamponi, Assessore all’urbanistica, facente parte del gruppo di maggioranza di Solidarietà e partecipazione come membro della Margherita.

Quali sono stati i risultati raggiunti dall’amministrazione Merli negli ultimi cinque anni?
«Molto buoni, le opere lo dimostrano: potrei anche azzardare che i risultati sono anche migliori di quelli dell’amministrazione Rossi. Vorrei ricordare che a breve consegneremo alla cittadinanza il velodromo».

Un giudizio sul sindaco Merli in particolare?
«È un sindaco efficace politicamente, ha molta esperienza, è stato assessore per anni prima di essere eletto Sindaco. Credo proprio che abbia tutte le carte in regola per riproporsi nelle prossime elezioni»

L’opposizione afferma che la sua presenza in Consiglio comunale è abbastanza aleatoria, che lei raramente interviene. Perché?
«È vero, non ho dato molto e sono stato assente. Oltre ai vari impegni, anche il lavoro mi ha tolto gran parte del tempo che avrei dovuto dedicare all’assessorato. Se dovessi tornare indietro o dovessi essere riconfermato (prossimamente faremo delle miniprimarie interne), mi impegnerei di più, cercherei di togliermi sempre almeno un paio d’ore al giorno da dedicare alla cittadinanza».

Come sono i rapporti con l’opposizione?
«Direi buoni, anche se non sono d’accordo con alcuni gesti plateali, come nell’ultimo Consiglio di novembre 2007. Si sono alzati e se ne sono andati: non stiamo giocando, occorre parlare e confrontarci».

Lei un anno fa si dimise perché disse che Solidarietà e Partecipazione era troppo spostata a sinistra. Poi rientrò in maggioranza, dopo la presentazione di un testo programmatico alla maggioranza. A distanza di un anno è cambiato qualcosa?
«C’è stato un difetto di comunicazione: probabilmente noi siamo stati troppo arroccati. Se ci fossimo confrontati, presumibilmente avremmo ottenuto ciò che avevamo richiesto. Dall’anno scorso ci sono stati molti cambiamenti, anche personali».

Ad esempio?
«Per quanto riguarda la terza strada, personalmente sono tornato sui miei passi, dopo aver ascoltato chi in quella zona ci abita e ci lavora. Sei, sette famiglie di vivaisti preferiscono continuare a lavorare lì, non vedo quindi perché andare a stravolgere questa situazione, obbligandoli ad andarsene. Sari più favorevole ad una pista ciclabile che costeggia la ferrovia: più salutare».

Passi indietro anche per quanto riguarda il porticciolo turistico?
«No, rimango dell’idea che un piccolo porticciolo da cento posti potrebbe essere utile alla cittadina, sia per il turismo immediato, sia per la prospettiva di lavori futuri. Magari questa nuova struttura agevolerà l’apertura di stabilimenti e fabbriche nella zona Valtesino, creando posti di lavoro».

Ed il parcheggio sotterraneo in centro?
«Non penso sia fondamentale, tenuto anche conto della spesa che comporterebbe».

Cosa ne pensa del Partito democratico?
«Bisogna fare tutti un passo indietro e ripartire insieme, appoggiando le idee dei giovani e dando loro la nostra esperienza».

E delle probabili liste a sinistra?
«Mi amareggiano. Mi rammarica che qualche forza di sinistra stia pensando di presentarsi distaccati dalla lista principale».

L’opposizione vi accusa di essere “cementificatori”
«Credo che occorra andare a guardare i dati: le volumetrie sono otto volte inferiori rispetto al piano regolatore. È questo che conta».

Filippo Olivieri afferma che la cementificazione non è di qualità, che «le case che vengono costruite non sono, spesso, esteticamente valide».
«È una critica fine a sé stessa e improduttiva. L’urbanistica non può essere fatta solo dall’assessore, ma da tutta l’amministrazione. Detto questo, il Comune concede i volumi, ma non può scegliere il colore delle case».

Per quanto riguarda il progetto del Parco Bau – scuole e per le Trafilerie Lisciani e Metalcavi, lei condivide l’idea di consentire nuovi metri cubi in cambio di delocalizzazioni o nuovi servizi?
«Per quanto riguarda il Parco Bau, era troppo grande e poco gestibile. L’idea del Sindaco è invece quella di realizzare più Parchi Bau piccoli, uno per ogni quartiere. La scuola che verrà realizzata sarà all’inglese ed avrà anche un parco. Per avere tutto questo, qualcosa in cambio occorreva concederlo, anche perché ormai – per quanto riguarda le fabbriche – la situazione era diventata insostenibile, le famiglie si lamentavano del rumore. Le fabbriche non possono stare dentro al quartiere. Al posto della Metalcavi verrà realizzato un palazzo di quattro piani con annessa una piazza grande quasi quanto Piazza Carducci».

Qual è la sua previsione sulle prossime amministrative?
«Positive. I cittadini si rendono conto dei progetti portati a termine».