SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Lanciano? Un incidente di percorso». Enrico Piccioni ne è convinto. «Ripartiremo subito, la squadra non accuserà il colpo come è successo in passato, prima del mio arrivo. Ho già parlato ai ragazzi, sono d’accordo con me: quella di domenica scorsa è stata una parentesi».
L’allenatore della Samb non drammatizza, ma soprattutto fa da contraltare alla preoccupazione espressa nei giorni scorsi dal presidente Tormenti e dal diesse Nucifora. «Io dico che stavolta sarà più facile reagire alla sconfitta e alla brutta prestazione di domenica. Basterà analizzare con calma gli errori commessi al “Biondi”. Fino alla gara contro il Taranto non ce n’è stato mai bisogno, perché siamo sempre andati bene; stavolta dovremo fermarci e capire dove si è sbagliato».
E allora: la Samb, secondo Enrico Piccioni, quali errori ha commesso a Lanciano? L’avvocato Nucifora martedì aveva parlato di una serie di situazioni negative che hanno contribuito alla disfatta. Il tecnico rossoblu sembra volerle “smontare”. Una ad una.
Partiamo dalla condizione fisica: «Nessun problema di tenuta. La squadra durante la sosta ha svolto correttamente un programma pensato di concerto al nostro preparatore atletico e all’intero staff tecnico due mesi prima. Eravamo al top e ha giocato chi stava meglio».
Punto secondo: la squadra potrebbe avere pagato l’eccezionalità dell’esperienza vissuta durante le festività, quando ha dovuto fare a meno del suo allenatore. Anche qui Piccioni non è d’accordo: «Ho ritrovato i ragazzi come li avevo lasciati».
Ancora: Alfageme, uno degli ultimi arrivati, non era al meglio. «E’ vero che di solito i nuovi alla prima partita vanno in panchina. Ma non avevo Soddimo e comunque Luis aveva fatto dei test atletici i cui responsi hanno dato ampie garanzie in proposito».
Insomma, perché la Samb ha perso così male contro il Lanciano? «Abbiamo sbagliato dal punto di vista tattico» fa Piccioni. «Mi assumo le mie responsabilità: non siamo riusciti, una volta preso il gol, ad adattarci al campo. Anziché giocare larghi, sulle fasce, ci siamo accentrati e abbiamo prestato il fianco al contropiede del Lanciano. Abbiamo corso tanto, ma male, disunendoci e perdendo le posizioni in campo. Ma quella di domenica scorsa è stata la prima, vera sconfitta della mia gestione. Salerno non la considero nemmeno».
Una considerazione sui nuovi arrivati. «Sono tutti giocatori importanti che andranno aiutati ad inserirsi. La Samb ormai ha una sua identità di squadra. I nuovi dovranno guadagnarselo il posto: il sottoscritto non guarda in faccia a nessuno, scenderà in campo chi mi darà maggiori garanzie».
Adesso occorre voltare pagina. Piccioni non è preoccupato: «Abbiamo perso una partita dopo una serie incredibile. Se torniamo la Samb operaia che conosco non dobbiamo avere paura: abbiamo tutte le carte in regola per raggiungere l’obiettivo della salvezza. Adesso serve praticità, adesso servono i punti».
Ecco quindi l’avvertimento al Pescara: «Siamo già concentrati per la partita di domenica. Sappiamo che ci aspetta un impegno difficile e particolare sotto tanti punti di vista. Ma ho già avvertito che lo spogliatoio ha voglia di prendersi la rivincita dopo il 4-1 dell’andata».