Il Papa era stato invitato ma, vistosi non gradito, ha declinato l’invito. Semplicemente è successo questo. Il risultato è stato che gli studenti che auspicavano una soluzione simile hanno esultato. Normale, avendo attenuto quello che volevano. Niente da ridire. Non mi sembra invece molto normale che sia diventato per alcuni nostri lettori un motivo per condannare la chiesa ma principalmente quei (secondo loro) fessi che credono. Fino, addirittura, a ritenere che tra Italia e Iran ci sia la stessa intransigenza religiosa.
Non mi sembra che nessuno, tanto meno Pier Paolo Flammini con il suo articolo, abbia voluto imporre la fede cristiana a chicchessia. Anche perché definire la cristianità una religione è inesatto. E’ semplicemente un messaggio che ognuno è libero di accettare o no. L’intransigenza personalmente la vedo in chi ritiene poveri illusi coloro che hanno fede. A me nessuno ha mai imposto niente. La stessa cosa per coloro che vorrebbero leggi anti cristiane alla faccia di chi, invece, non le accetta perchè le ritiene sbagliate nella stessa misura di chi le ritiene giuste.
Con l’aggravante che non accettano chi ritiene che il Papa sia veramente Gesu Cristo in terra e che non ritengono una favola che Gesu Cristo sia il figlio di Dio venuto a morire sulla terra per sconfiggere e annullare il peccato. Non ho visto mai, invece, intransigenza da parte di credenti verso chi non crede.
Vi pregherei di non fraintendere perchè dico queste cose solo in funzione del credente singolo e non delle istituzioni che lo rappresentano che, di errori, anche secondo me, ne hanno fatti e ne fanno ancora tantissimi.
Faccio un esempio con la parola democrazia ed il suo significato migliore: siccome spesso e volentieri i nostri politici ne degenerano il senso e la esercitano in modo sbagliato, non si possono considerare idioti coloro che continuano a crederci.
Da chi non crede in Gesu Cristo io vedo questo tipo di presunzione che mi sembra, giusto per ripetermi, vera e propria intransigenza.
Copyright © 2022 Riviera Oggi, riproduzione riservata.
Lascia un commento
Gent. Direttore, credo che la questione sia molto più semplice. Il Papa è stato invitato ad aprire l'Anno Accademico della Sapienza di Roma con una Lectio Magistralis. Un tale intervento nel tempio della Scienza equivarrebbe a far fare un discorso a Charles Darwin prima della messa di Natale in piazza San Pietro. In ogni caso non dico che non deve esserci il diritto del Papa a poter parlare, ma permettete almeno che ci sia il diritto di criticare questa scellerata decisione! Le idee del Papa saranno assolute per i cattolici (anche se ho i miei dubbi…) ma certamente possono essere… Leggi il resto »
Portare all'estremo la laicità è sicuramente sbagliato, rischia di far nascere un nuovo tipo di integralismo: quello scientifico. Il dialogo e il confronto tra le diversità porta all'arricchimento della cultura della gente, impedire a qualcuno di parlare è uno strumento anti-democratico. Andando avanti così rischiamo di tornare indietro nel tempo ed instaurare una "Nuova Inquisizione" dove l'imputato stavolta è il Papa. La Chiesa ha fatto in passato molti errori (Inquisizione, genocidio degli indigeni americani, asservimento a potere temporale, pedofilia) ma ci ha anche regalato persone che hanno dato la vita per i poveri e gli umili (solo negli ultimi anni… Leggi il resto »
Gentile direttore, ho da poco letto la sua rubrica di commento odierna dedicata alla mancata visita del papa alla Sapienza. C’è una frase che mi è balzata agli occhi. Un lettore attento dovrebbe infatti domandarsi del perché Lei scrive a un tratto: "Non mi sembra che nessuno, tanto meno Pier Paolo Flammini con il suo articolo, abbia voluto imporre la fede cristiana a chicchessia." Ma chi avrebbe attaccato Flammini? Dai commenti non risulta nulla… La risposta è semplice. E credo che vada esplicitata. Sono stato io. Peccato che il mio commento sia stato censurato. Sebbene non abbia mai scritto che… Leggi il resto »
x Max80:
non mi risulta che Rutelli sia divorziato; anzi ha consacrato con il matrimonio cattolico il suo precedente matrimonio civile con la Palombelli.
Per Lorenzo Rossi e Galiè, sono contento che abbia capito il perché della mancata pubblicazione del suo precedente commento. Tant'è che nel secondo ha attenuato i toni seppur con evidenti contraddizioni. "L’intransigenza è un rifiuto dell’argomentazione altrui, terreno al quale non sono sfuggito", la più evidente. Ma evidente è così giovane da aggiungere alle contraddizioni frasi irriverenti "non lo ritengo capace di tanto!", in riferimento a Pier Paolo Flammini. Fra qualche anno capirà anche che alcune sue espressioni "A mio modesto parere – e di alcuni miei autorevoli maestri di giornalismo, in luoghi un po’ meno provinciali…" non aiutano assolutamente… Leggi il resto »
Caro Nazzareno, ho inviato un commento all'articolo di Flammini e tu non lo hai pubblicato.Gentilmente mi hai risposto con una email spiegandomi i motivi della non pubblicazione e questo ti fa onore. Potevi cestinare e basta. Poi leggendo il tuo giornale ho visto chei commenti di altre persone non sono stati pubblicati. Probailmente avrai mandato anche a loro email con le tue motivazioni. Ora ti chiedo, non sarebbe stato meglio pubblicare questi ed altri interventi e instaurare una discussione a tutto campo con una partecipazione piu' ampia? Nel mio commento non ho offeso nessuno.Conosco Galie' e so' che e' una… Leggi il resto »
Bene, caro Perotti, perchè non sei così democratico e tollerante da lasciare ai lettori il piacere di valutare ciò che i lettori scrivono? Ti pare corretto fare, tu, dei commenti, pubblicamente, su articoli di altri non dando ai lettori la possibilità di leggere ciò che essi hanno scritto e agli scriventi di "difendersi"? Fai giudicare a loro ciò che è "provocatorio" o meno. Ti ripeto e ti chiedo per l'ennesima volta di pubblicare i miei interventi – in cui fra l'altro non parlo mai di Flammini -e anche la richiesta che ti ho fatto (neanche questa pubblicata). Stai operando una… Leggi il resto »
Caro Mario, caro Galiè, i discorsi che restavano nel merito del problema sono stati pubblicati. Non sono invece stati pubblicati quelli che sottintendevano una pubblicità o propaganda all'essere laici e anti cattolici e quindi mancando di rispetto a chi crede (non mi pare che io, pur essendo cattolico cristiano praticante abbia mai fatto pubblicità o propaganda all'essere cristiano). Tesi che in certi commenti portano addirittura a considerare i credenti alla stregua di 1.200.000.000 deficienti. Tanti sono i cattolici cristiani in tutto il mondo. Tutto qui. (Solo per Galiè) Credo che il tono: "bisogna fare così" nessuno se lo può permettere… Leggi il resto »
Purtroppo, se la discussione non è serena – per mille colpe, forse anche mie – preferisco non parteciparci. Per questo motivo ho deciso di cancellare il commento mio precedente.
Saluti
O CON NOI O CONTRO DI NOI Se mi permette, caro Direttore, vorrei commentare alcune frasi scritte dal sig LORENZO ROSSI che, a parer mio e anche secondo il parere di qualche mio insegnante di Provincia , sembrano piene di contraddizioni, ma sopratutto piene di supponenza. Non sembrano scritte da un democratico come il sig ROSSI LUI scrive: sebbene non abbia mai scritto che Flammini mi vuole imporre la fede (non lo ritengo capace di tanto!)… A mio modesto parere – e di alcuni miei autorevoli maestri di giornalismo, in luoghi un po’ meno provinciali … Se solo Flammini conoscesse… Leggi il resto »
Non si possano esprimere giudizi personali in un blog che si rispetti. Il dialogo non sempre è facile e può scivolare nella polemica ma non nell'offesa degli altri. Dopo la premessa penso che il "moderatore" di un blog ha il "dovere"di selezionare i commenti e fare delle scelte per mantenere la discussione el rispetto reciproco. per il tema in oggetto : certamente non è in discussione la libertà di scegliere. !Chi crede in Dio ha già scelto la propria "strada" e scienza o non scienza , lavora per la pace…. con l'impegno , la forza e tutte le contradizioni di… Leggi il resto »
mi ci tirate proprio per i capelli. Lei, signor Larius, non sa di che cosa parla. Se non ha letto quello che ho scritto come fa a pensare che io abbia offeso qualcuno o mancato di rispetto a qualcuno? Lei si fida del moderatore. Beata lei. Io le mando privatamente i miei interventi (visto che qui non è possibile leggerli) e lei sarà così gentile, nell'ambito di quel dialogo che auspica, da dirmi dove ho offeso o mancato di rispetto a qualcuno e naturalmente replicare. Grazie, sperando che questo post venga pubblicato ma ne dubito.
Per il signor Larius.
a scanso di equivoci, quando dico "lei non sa di che cosa parla" lo dico nel senso letterale di chi non conosce ciò che è stato ritenuto da questo quotidiano offensivo e non rispettoso, certamente non volevo essere né polemico né offensivo nei suoi confronti. Sennò ricominciavamo…..
E naturalmente il "beata" potrebbe essere un "beato". Cose che accadono quando si scrive di fretta.
Caro Galiè,
mi dispiace – considerati i tuoi tanti interventi, spesso molto intelligenti e utili – di quello che è accaduto. Ma credimi, la redazione è stata sommersa di commenti, a volte fuori le righe, e sicuramente non invidio il direttore, chiamato a moderare una discussione delicata come questa.
Una piccola provocazione: secondo voi Galileo, se fosse vivo oggi, avrebbe ascoltato il Papa, o invece avrebbe esultato per il suo mancato arrivo?
Per la serie: torniamo sulla Terra.
Con affetto
Galiè buonpomeriggio,
torno sull'argomento perchè credo che accettare che la discrizionalità nel pubblicare i messaggi è a carico del responsabile del quotidiano non vuol dire che sia sbagliato. l'ho accettata di fatto leggendo articoli e commenti precedenti.
Ho condiviso molti commenti e ho deciso di partecipare convinto che si possa scrivere liberamente.
leggo oggi i sui commenti e la ringrazio dell'attenzione e delle precisazioni. Non credo mi rivolgessi a lei direttamente quando parlavo di rispetto delle persone.
buon dialogo a tutti
perche' non ci sono?
Grazie, Flammini. Non rispondo al quesito posto (pur avendo opinioni in proposito), lo lascio fare agli altri. Mi permetto, invece, di lasciarvi due citazioni che ho trovato ed apprezzato molto, come ponte di dialogo, unico seme di ogni crescita culturale ed umana:
“fratello ateo, nobilmente pensoso / alla ricerca di un Dio che io non so darti / attraversiamo insieme il deserto” (Padre David Maria Turoldo)
“Laicità non è gridare contro i preti o il Papa, ma è dire anche al Papa che la sua verità assoluta diventa relativa nel quadro della democrazia” (Pietro Scoppola, cattolico)
fa fede anche per un ateo LA REPUBBLICA, penso
di oggi, con le percentuali della pratica democratica
manifestata contro il PAPA all'universita di roma?
il coefficente 0,2 e 2,8 in quale parte del mondo
civile permette di interloquire con il restante
99,98 e 97,2…..
si GIANFRANCO, attraversiamo il deserto, ma ci vogliono
uomini e donne di buona volontà, si buona volontà…..
Caro amico Emidio, pusher di sane e insane letture, con te dialogo sempre volentieri e piacevolmente ma, per piacere, cambia la foto che affianca il tuo nome e che non rende giustizia alla tua augusta e carismatica persona: sembri San Girolamo Spennacchiato!